"Sei una gattamorta, falsa, stronza di merda" (la Yespica alla Moric) "uhhh, chissà quanto le durano anche quest’anno le extension" (Antonella Elia). Con questo ammmore che sprizza in ogni luogo e in ogni lago, vi diamo il benvenuto alla trashcronaca dell’ottava puntata dell’Isola dei Famosi LGBT edition, ormai in dirittura d’arrivo.

I naufraghi sono ormai allo stremo, magri come delle saracche: di Jivago (sempre accompagnato dall’unico sex symbol ormai rimastoci: il buon Pedro Pedro Pedro Pedro Pedro Pè, praticamente il meglio di Santa fè) sono rimasti solo i denti (sebbene quando apre la bocca riesca a mangiare fino a 3 chili di mosquitos a sera) e di altre solo il silicone. La protezione civile locale è allertata, nel caso scoppiasse una tetta a qualcuna come l’adorata Carmen Di Pietro, per il rischio disastro ecologico.

Gli opinionisti vedono una novità: ne abbiamo dette talmente tante su Lucilla Agosti che l’hanno sostituita con Daniele Battiglia e il suo irritante crestino. Della serie si stava meglio quando si stava peggio, anche perché penso sia l’unico maschio eterosessuale (per mancanza di indizi) a guardare l’Isola.

A inizio puntata arriva la prima eliminazione della serata: uno dei nostri sommi rappresentanti viene abbandonato dal pubblico: il Divino Otelma perde il televoto e chiosa con un: "Abbiamo cose ben più importanti da fare che non stare qui con quattro cretini, rifiuti del genere umano", ovviamente salutando tutti tranne la "balena" GuenGallina. Visto che la Pasqua si avvicina è il momento per lui di tornare a benedire le case e andare all’Italia sul 2 a fare i salotti filosofici con Solange. Ed è meglio così visto che era talmente dimagrito da cominciare a parlare al singolare. Un unico dubbio mi ha attanagliato: perché quando c’è Jivago il Divino deve essere fatto montare a forza sulla barca e invece adesso sembrava l’omino dell’olio Cuore?

Nel frattempo nasce il caso della patata: Andrea-chi (che alcuni gossip dicono essere la nuora di Carmelita D’Urso) ha trovato un tubero e ha deciso di non condividerlo con gli altri ma cibarsene da sola, causando l’ira del gruppo. Fermo restando che sebbene non sia l’unico frutto dell’amor, la patata è sempre causa di dissidio. Ed è un perfetto specchio dei tempi che cambiano: una volta se non davi la patata eri una santa ora per lo stesso motivo rischi di essere nominata.

La seconda defezione della serata è quello di Rossano, la migliore voce post-aerosol del globo nonché l’amico del cuore del Divino: già soprannominati Otelma e Louise. Il suo rientrare in gioco avrebbe dovuto essere deciso dal gruppo, che ha pensato bene di fargli un bel regalo per i suoi primi 40 anni rispedendolo in men che non si dica sul suolo italico.

Tornano i naufraghi dipartiti la settimana scorsa: la nostra Valeriona Marini, pettinata come Valerio Scanu e con vestito degno miglior lampadario che mia nonna, quell’eccentrica, custodisce ancora gelosamente a casa e Carmeno Turchi che decide di dare il suo bentornato limonando con il cane presente in studio.

È arrivato il momento della prova leader: ma ahimè non hanno accolto i miei suggerimenti di questa settimana. Il mio gioco si sarebbe chiamato "Il filo di Arianna.. David": nella notte bisognava attaccare dello spago alle dita dei piedi della malcapitata Arianna. A un certo punto, con l’albeggiare partiva il cronometro e si doveva cominciare a tirare i fili. Chi nel giro dei 10 minuti successivi avrebbe schivato il maggior numero di schiaffi, per averle disturbato il suo rigenerante sonno, sarebbe risultato il vincitore. Il gioco, invece, consiste, più banalmente, nel fare un percorso tra le canne di bambù e poi alzare una bandiera in segno di vittoria. Ecco, anche guardando il mio Fb, io e tutti i miei compagni di merenda concordiamo che quello più bravo a far "alzare la bandiera", almeno la nostra, sia indubbiamente Manuel. Che infatti, per l’ennesima volta, vince.

A sopresa, la nostra Vladi (sempre dotata di accessori pennuti ovunque: adoriamo i messaggi subliminali) annuncia una prova che causerà l’eliminazione seduta stante di un concorrente. A farne le spese sarà la regina della "sissannia" Aida Yespica, che dovrà quindi raggiungere Carmen Russo su Cayo Solitario e vedersela con lei per sperare in un’ultima possibilità per rimanere in gioco.

Nel frattempo, partono le nomination: il gruppo nomina Andrea-chi, la regina della patata che questa settimana è stata simpatica come un cocco quando ti piomba in testa da 6 metri. Il leader Manuel nomina invece Guendalina, causando lo sconforto del suo fan club presente massicciamente in studio. Ora io mi chiedo: Ma la Tavassi cosa vi dà? Non canta, non recita, non balla. È come essere fan della mia vicina. Almeno lei ha 93 anni, è sorda, e non grida se vede un ragno che le passa accanto.

Nel frattempo a Cayo Solitario il televoto decreta l’ennesima sorpresa della serata: Carmen è cacciata e Aida viene salvata e dovrà continuare l’isola "in solitaria". Sono già però scattate le polemiche perché, pare che Savino abbia detto di televotare chi era da salvare, mentre andava votato chi doveva andarsene. Insomma, un bordello dal quale non se ne verrà fuori, se non la prossima settimana.

Nel frattempo vorrei chiosare con alcune considerazioni: 1) Quelli che applaudono in maniera fastidiosa durante la lettura del regolamento del televoto, sono, secondo me, gli stessi che lo fanno in aereo al momento dell’atterraggio; 2) "questa, in Italia, è la settimana del cervello: per quello Max Bertolani è in Honduras; 3) voglio avere la nonchalance con la quale la nostra beniamina Antonella Elia ti guarda e ti dice sprezzante: "tu sei un coglione"