Il trash che verrà: l’orrore che ci attende (in TV) nel 2015

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Vabbè il capodanno con Giggggi su Canale 5 potrebbe già aver dato il ko definitivo a tutto l’anno.. e dire: ragazzi abbiamo scherzato qui alle 00.01 del 2015 abbiamo il vincitore di ball, set, match, universo intero ma siccome noi dobbiamo pure campa’ ecco a voi alcune perle da tenere d’occhio per l’anno nuovo.

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Il primo gennaio, ad esempio, ricomincia “Masterchef”, il programma che ha avuto il pregio di sdoganare la cucina dall’essere un fatto tremendamente cheap alla Benedetta Parodi, per portarlo al livello di quelli che se fanno venire un buco nello stomaco per mangiare due assaggini e spendere 200 euro nel ristorante di Cracco (come il sottoscritto). Amo tutto quello che questo programma ci ha tramandato in queste edizioni: da quando viene associata la cucina al vapore alla “tristezza” e il fritto all’”allegria”. Quando le musiche attingono ad Eyes Wide Shut e scopriamo l’esistenza della setta del baccalà. Ora siamo pronti a cercare il quarto vincitore. Il terzo l’abbiamo già rimosso quindi per noi chi arriverà sarà sempre l’erede dell’avvocato Tiziana Stefanelli. Colei che quando distribuivano la simpatia, probabilmente era in bagno. E in quello degli uomini. Colei che aveva la stessa modestia di Hannibal Lecter. E che proprio per questo noi abbiamo amato sempre e con la nostra lobby gay abbiamo portato alla vittoria. Vedendo i primi provini di quest’anno una cosa pare lampante: la selezione è stata fatta alla neuro deliri. E quindi non sarà difficile trovare un’erede di RACHIDA. A proposito che fine ha fatto la nostra icona dello scorso anno? Colei che ha coniato il termine “gatta fretta fa figli ciechi” o il “graziiii graziii” con cui noi ormai ringraziamo anche il panettiere?

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Ma sarà una delle protagoniste della rediviva “Isola dei famosi” targata Mediaset e presentata da Alessia Marcuzzi, orfana del grande fratello 26181010 edizione. Il cast è ancora un mistero, a dire il vero, e chissà se sarà all’altezza di quello dell’ultima edizione con Simona nostra. Vi ricordate? Carmen Russo con abiti talmente stretti da rischiare l’effetto Joan Collins, Valeria Marini col capezzolo svettante da vera regina, Flavia Vento nella conversione “sono la nuova figlia legittima di Padre Pio e come tale mi comporterò”, Arianna David col suo consueto sguardo da PsychoKiller che tante soddisfazioni ci diede anni addietro, Aida Yespica recitante con gli occhi la parabola “Belen, al tuo posto dovrei esserci io, appena te vedo te magno er core” e il trio delle meraviglie (o giù di lì) LGBT: Vladimir, Cecchi Paone l’omoaffettivo, e il nostro Malgioglio. Per adesso si parla di Pierluigi Diaco, Valerio Scanu (il trashometro è esploso), Catherine Spaak, vari boni e bone e Stefano De Martino come inviato (qui il bonometro ha preso il volo!). Abbiamo solo due certezze: la data di partenza il 26 gennaio e il fatto che la trashcronaca ci sarà!

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E a proposito di certezze annuali della trashcronaca, prepariamoci all’invasione del Sanremo di Carlo Conti. Un cast degno delle migliori sagre della salama da sugo della provincia emiliana. Tanti “morti di fama”, tanti residuati di talent, concorrenti storici degli anni ’90, tutti nomi abbastanza conosciuti (e Bianca Aztei) e tutta gente che ha una minima dignità artistica ancora nel 2015 (e Bianca Aztei). Certo le uniche coppie in cui possiamo sperare nella deriva trash che tanto amiamo sono Grazia Di Michele / Platinette ed il duo Biggio & Mandelli che ho talmente voglia di sentire che spero di venire colto da un attacco di diarrea fulminante quando metteranno piede all’Ariston. C’è anche Nina Zilli (in quota: mi fanno uscire il disco solo se vado a Sanremo) che il mese dopo sarà impegnata a fare la giurata nel nuovo big – event targato Sky: “Italia’s got talent”. Ecco, vi rassicuro: già non lo seguivamo quando c’era il trashometro a palla con la De Filippi figurarsi ora. Piuttosto “Forte forte forte” della Carrà, che va visto anche solo per santificare la Raffa nazionale.

Ovviamente in attesa di tutti questi appuntamenti ci concentremo sulle nostre serie televisive. Due consigli su tutte: LOOKING, il queer as folk intellettuale del nuovo millennio e FARGO… perché ogni tanto anche il trash va messo da parte per dedicarsi alle gioie vere della vista e dell’udito.

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