X Factor, la trashcronaca della terza puntata

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Buongiorno e buon weekend cari compari della trashcronaca. Dopo la pausa di Halloween (che non ci ha fatto dimenticare quello che potrebbe essere lo slogan di questo X Factor e cioè: meglio una fine spaventosa che uno spavento senza fine) rieccoci per raccontare il prosieguo del nostro talent preferito giunto questa sera alla terza puntata, interamente dedicata ai gloriosi anni ’90.

Alan

Alan

I mirabolanti novanta, quelli della mia adolescenza, quelli della vera musica pop: la Barbie Girl degli Aqua, Ambra e il suo “T’Appartengo”, le Spice in toto e la Cuccarini a Sanremo con la sua ballatona strappamutande Un altro amore no. Epici. Ovviamente per cominciare la puntata chi appare come ospite: John Newman che probabilmente negli anni ’90 nemmeno era nato ma aveva già il ciuffo dell’epoca. La sua performance mi ha fatto pensare una cosa: normalmente sono contrario ai playback… ecco, dopo questa esibizione l’ho rivalutato.

Entrano i giudici: Simona è sempre SuperSimo o meglio SuperSobriaSimo vestita Cavalli; Mika è sempre impeccabile; Elio cita il mitico Felice Caccamo e Morgan si butta nel vorrei ma non posso: vorrei essere Ziggy Stardust ma alla fine sembro un misto tra Rita Pavone e disco Stu dei Simpson. In giuria appare Anna dello Russo, sempre in arancione (non del vestito ma del colore di pelle). Ahimè non è la prima concorrente in gara: avrei amato se avesse cantato Fashion Shower. Per me sarebbe stato un sì.

Comincia la prima manche con: APE ESCAPE che sono sempre loro, anche cantando i Nirvana. Non ho seguito molto la loro esibizione incantato da due cose: uno la regina della lap dance che ballava accanto a loro: vera ammirazione per lei. E poi i peli sotto le ascelle dei ragazzi. Ipnotici. Un po’ come le calze a rete di Morgan che mi stanno bloccando la digestione dei tortellini appena mangiati.

FABIO: dopo la debacle di settimana scorsa gli viene cambiato il brano in corsa. E viene scelto un capolavoro come Everybody Hurts dei REM. Che dire? Fabio è tutto ciò di cui la discografia italiana non ha bisogno e I sottotitoli in italiano per spiegare la canzone non fanno che avvalorare la tesi. Nel frattempo Mika non capisce “condicio sine qua non”… ma capisce “pompa”. Io lo amo. Davvero.
GAIA: «Mi dicono tutti bella presenza: ma insomma non siamo mica a Miss Italia». No amore che non lo siamo: perché in tal caso manco te facevano parcheggià la macchina che t’arrivava il foglio di via. Poi I’ll stand by you sarà per sempre la canzone di Cory di Glee! E che cazzo!
ALAN: Questa puntata ha sì come tema gli anni ’90. La coerenza fa quindi sì che dopo aver massacrato Stipe fanno fuori pure Cornell dei Soundgarden. Che dire di Medioman? Che secondo me se lo eliminano non se ne accorge nemmeno la lattaia sotto casa sua.
VALENTINA: Sempre la mia preferita. Ghetto superstar è un pezzo che ricorda l’adolescenza di chiunque anche se l’immagine di Mika che lo canta e balla da solo nel letto è inquietante. Brava! Dopo gli ape escape, a parte lei non c è motivo perché gli altri esistano.
Update: Mi dicono che David Bowie sia già dall’avvocato così come Rita Pavone. Chrissy dei Pretenders invece sta arrivando con la mazza chiodata alla volta della magione di Gaia.
MICHELE: «canta una canzone del gruppo simbolo degli anni ’90: i Bluvertigo di Morgan». Ora, con tutto il rispetto per il gruppo più sopravvalutato degli anni ’90 ma se dobbiamo trovare un simbolo c è un solo nome: 883. Vuoi mettere IChiuditi nel cesso? Con un deka? Comunque Michele io lo vorrei un po’ più pop. Cioè bravo, intenso però a 18 anni essere “leggeri” dovrebbe essere un diritto garantito dalla costituzione italiana. Dopo la sua esibizione mi è tornata la voglia della lap dance degli Ape Escape. Fatta da me, insieme a SuperSimo. Questo è ciò che voglio sognare stanotte.
Finisce la prima manche e come era prevedibile in nomination finisce il vetusto Alan.

La seconda vede come prima protagonista ABA: vestita da torero (ma senza toccare le vette di Madonna in You’ll see), pettinata con il petrolio, simpatica quanto una macchina contromano in tangenziale canta Why di Annie Lennox, uno dei pezzi più belli della storia della musica. Il risultato è un disastro: freddo, inutile che Mika sottolinea in tutto e per tutto. Bisogna dire che Mika è il primo in 7 edizioni che ha avuto il coraggio di dire a Tommassini le due parole magiche: anche meno. Se lei rischierà sarà in primis colpa sua.

ANDREA è il master del “beat box”. Sì bravo, sì interessante, ma domani nessuno si ricorderà di questa sua cover di Peter Gabriel.
VIOLETTA, la super favorita ora e per sempre. Mika settimana scorsa le aveva detto: mai più con l’ukulele. Ovviamente quale è stato il risultato: Il ritorno dell’ukulele per esibirsi su Friday, I’m in love dei Cure (brano che tra l’altro lei non conosceva). Pronuncia perfetta, look giusto, tutto un po’ stucchevole, ma abbiamo visto di peggio.
STREET CLERKS, grazie a superSimo si cimentano su un classico: una pietra miliare della musica gaia. Quel brano che ha fatto mettere i codini a migliaia di giovedi studentelli gay, quello che ha fatto diventare la frase Hit me baby one more time una risposta pronta per qualsiasi evenienza. E per gli Street Clerks che si ispirano fino quasi al plagio ai Mumford & son la prova non è stata facile. D’altronde Mika non usa giri di parole «che scelta di merda» (ricordiamo che Arisa fu cacciata per molto meno cara Simonaseifalsacazzo): alcuni maligni sui social network hanno ravvisato in questa frase un riassunto di 7 anni con la Ventura. A me invece basta pensare che l’unica cover, quella definitiva, di questo brano di santa Spears è solo quella di Paola Cortellesi Dammi un’altra botta
E mentre Morgan diventa sempre più simile a Tilda Swinton chiude la gara la signorina POMPA con un evergreen degli anni ’90 All that she wants. La più brava di questo girone tanto che io conierei il motto: tutti per la pompa, una pompa per tutti. Solo alcuni appunti: non gridare troppo che la nefasta sindrome Emma Marrone è dietro l’angolo e poi amore: una ceretta alle braccia e tutto si risolve.
Finisce la seconda manche e anche qua nessuna sorpresa: ABA va in nomination.

Mika e Chiara

Mika e Chiara

Nel frattempo anche in questa puntata continuiamo ad esplorare la fenomenologia Chiara Galiazzo: colei che vince X Factor, fa uno spot per la TIM (ma poi la sgamano su Twitter con un telefonino della 3) e poi ritorna a X Factor. Come canterebbe il buon Battisti: tu chiamale se vuoi ambizioni.
Chiara si dedica a un duetto, già visto la scorsa edizione, con Mika sulle note di Stardust per lanciare il best gigione del suddetto. Ora io per par condicio voglio anche un duetto tra Simona Ventura e Ics.

Si va all’eliminazione: ABA rischia di floppare sia come assistente di Briatore sia come popstar e prepara il grembiule per tentare la sorte a Masterchef, ma viene salvata in extremis e a lasciarci è tanta-gioia Alan.

Alla prossima settimana con doppia eliminazione e un ritorno col botto: quello di Tiziano Ferro.

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