Buongiorno amici del cattivo gusto, ce l’abbiamo fatta. La fine è vicina. Siamo alla semifinale di The Voice. L’apertura in pompa magna con la musica da gladiatore ci fa sperare che ci siano dei leoni ma, ahimè, non è così. C’è solo Zucchero, come superospite, che canta Guantanamera mentre i bengalesi distribuiscono le rose a 2 euro tra il pubblico. Anche in questo caso un occasione persa: potevano dargli delle ortiche da tirare a Troiano.
E’ il momento di dare il via alla gara: dei due concorrenti rimasti per ogni squadra, solo uno accederà alla finale e potrà gareggiare per diventare “The Voice of Italy”. Ecco, alla domanda “chi vuoi che vinche?” (Ah, Simona, Simona quanto ti rimpiangiamo.) io direi Carolina in finale e Troiano a casa.
Si comincia con il team più ascellare d’Italia, quello di Pelù: i due concorrenti sembrano il remake dei gemelli di Schwarzenegger e Danny De Vito. Per dire che se Timothy si mettesse anche a fare le pernacchie con le ascelle come alla Corrida avrebbe già vinto.

E poi Guasti: un uomo un perché: canta che non si capisce una parola, ma solo grida. Se uno accende Shazam quando canta, l’app esplode e si autoelimina. E poi quelle dietro vestite da lampadari che manco Gaga nel 1998: secondo me a Tommassini stanno sanguinando gli occhi (come a noi le orecchie). Ovviamente vince il bonone. Ed è il momento della pubblicità.
Che per dire all’Eurofestival alle 21.40 avevano già fatto 12 canzoni, 4 balletti, aperto 3 televoti, consigliato 15 paesi da visitare, qui l’unica consolazione è girare su Canale 5 e vedere gli addominali di Raoul Bova in “Vite in apnea”
Si riparte con la super Raffa, questa sera dotata di guantini fucsia che ciao. Apre con la superospitata di Bob Sinclàààà (come è stato rinominato dall’inglesista Troiano) e duettano sulle ormai celeberrime note di “A far l’amore comincia tu” riportandoci subito alla mente la triade Berté/D’Alessio/Fargetta del Sanremone 2012.

Bob Sinclar che fa gli effetti con i cdj 100, la Carrà in playback che non ricorda le parole. Le ballerine che sembrano uscite da una disco di periferia la domenica pomeriggio. Le rose da 2 euro di ritorno: il mio trashometro è completamente esploso. Una performance epica, al contrario di quelle dei concorrenti. La mia amata Veronica De Simone arranca sulle note di “Chiamami ancora amore”, sempre comunque meglio di Manuel che canta Ce Lo green e rimanda subito ad una versione poraccia di Glee: praticamente un “vorrei essere Gwyneth Paltrow ma non posso perché sono 1.90 e credo di avere la voce di Mario Biondi”. Fortunatamente, anche se per un soffio passa Veronica ma non preoccupiamoci per Manu: il suo singolo dalla mezzanotte sarà su Grindr.
Arriva il secondo superospite: il grande Will I Am (rinominato da Troiano WILL I HAM, come il prosciutto) in un medley dei suoi successi con i concorrenti rimasti. Medley che serve a ricordarci che Scream & Shout senza la nostra Britney nemmeno sua mamma se la sarebbe ascoltata. Senza considerare che Scianna merita l’impiccagione per aver trasformato Britney Bitch in “Scianna Boy”: una poracciata senza limiti. Doveva esserci la Raffa, altrochè.

E’ il momento del Team del buon Richard, che ahimè nemmeno stasera è sottotitolato. La gara qui è scontatissima. Il mio amato Mattia sbaglia canzone e interpretazione: lo sappiamo tutti che “Le tasche piene di sassi” o la canti dicendo “Fono folo ftasera fenza di teee” altrimenti non ha senso! Elhaida, invece, è albanese ma pronuncia l’inglese meglio di tutti gli altri. E vince, per la riprova che le bimbominkia che hanno votato Mattia non sono forti come le milf di Timothy. Peccato, comunque per l’inedito di Elhaida, il più debole di tutti che la farà arrivare seconda anche qua in Italia, dopo la posizione d’onore a “The voice of Albania”.
Arriva l’ultimo ospite della serata: direttamente da Tamarreide, Robin Thicke, il wannabe Prince, colui che suda più di Bonolis e al momento è primo in 21 paesi al mondo (Italia compresa). Una canzone talmente inutile che mi è venuta quasi voglia di riascoltare Bob Sinclàààà.

Si chiude con il team Noemi, che questa sera è veramente aggressive e con un abito degno di questo nome: talmente aggressive che sembra una delle Femen. Posso dirlo? Posso sbilanciarmi? Silvia Capasso vincerà “The voice” e porterà sul podio il lesbo power. Solo una domanda: ma perché ogni settimana fanno vedere solo la fidanzata di Silvia? Gli altri non hanno uno straccio di compagno, fidanzati/e, mariti o mogli? Soprassediamo sul suo rivale, Scianna, che ci propina l’esibizione più brutta della serata. Tra l’altro ho scoperto che ha 24 anni. 24! Io gliene davo almeno 40… portati male. Comunque Siviottolina è in finale e da oggi su iTunes sono scaricabili gli inediti che giovedì verranno presentati per la prima volta per intero nell’ultima puntata: l’ultima puntata. Vedo la luce. Deo gratias.