Il barometro trash era già esploso solo guardando la copertina che Tv Sorrisi e Canzoni gli ha dedicato la settimana scorsa. Carmen Russo in apnea da ore e con un abito talmente stretto da rischiare l’effetto Joan Collins, Valeria Marini col capezzolo che svetta e pronto a mostrarsi nella sua magnificenza; Flavia Vento nella conversione "sono la nuova figlia legittima di Padre Pio e come tale mi comporterò"; Arianna David col suo consueto sguardo da PsychoKiller che tante soddisfazioni ci diede anni addietro; Aida Yespica che recita con gli occhi la parabola "Belen, al tuo posto dovrei esserci io, appena te vedo te magno er core".

E poi il trio delle meraviglie lgbt abbracciato alla "stiamo uniti": la sempre più gnoccolona nonché co-conduttrice, come ci tiene sempre a sottolineare per paura di passare per una Daniele Battaglia qualsiasi, Vladimir; Cecchi Paone l’omoaffettivo, e il nostro Malgioglio per il quale agevolerei subito un video qui  Insomma il cast degli storici dell’Isola dei Famosi promette di darci quelle soddisfazioni che nemmeno la Tatangelo a Ballando con le stelle ci ha donato.

Eppure sebbene quel "Ti stracciero, ti sfascerò, ti sfinirò" dovrebbe portarmi a tifare tutta la vita per La Malgi, quello per cui quest’anno passerò nottate intere a trangugiare Ciocorì, KitKat e Isola dei Famosi è lui: uno dei 5 concorrenti imbucati alla loro "prima volta". Sto parlando del divino Otelma, già compagno di scorribande in quel del carro delle trans a più di un Gay Pride. È lui la mia guida, la luce che mi viene dall’anima e proprio in suo onore decido alle 21 di piazzarmi davanti alla TV vestito di bianco dalla vita in su e devotamente inginocchiato, dopo essermi collocato tre granuli di sale grosso sul capo e una moneta metallica all’interno del padiglione auricolare sinistro nonché uno spicchio d’aglio in quello destro. Ciò fatto recito per 7 volte consecutive la Sacra Formula: Utòr Kalèm—Itòr Ausìm—Olìm Peròr—Otelma Isi Tàu.

E sigla! Dopo il saluto sincerissimo di Simona Ventura, direi che cominciare con i concorrenti mbriaghi, la Marini vestita come il Gabibbo, i coniugi Turchi pronti a consumare un amplesso in diretta tv, le sopracciglia a gabbianella e il ciuffo biodegradabile di Malgi, Cecchi Paone che dichiara che diventerà il migliore amico di Flavia Vento (le famose affinità elettive), sia già un inizio col botto, ma soprattutto… la BARRIALES chi cazzo è? (a parte la capa delle tre poraccia’s Angels)?

Alla prima pausa mentre mi pento e sempre genuflesso vado a vedere il tredicesimo apostolo, traggo le prime conclusioni: lo studio sembra disegnato durante l’ora di educazione artistica all’oratorio, la conduzione al Lexotan di Savino mi ha già fatto venire l’andropausa da sagra di paese e mi attanaglia la nostalgia della caciaronità della Ventura. Insomma rivoglio la lavagnAAAAAttaaaa! The winner is Vladimir che passa con facilità disarmante dai doppi sensi volgari ai pipponi moralistici. Momento cult:  Marcella Bella (a cui ricordiamo di fatturare l’ospitata) che per incoraggiare Malgioglio a buttarsi fa la "marchetta": "lui è femmina bella come il titolo del mio disco."

Si ricomincia con gli "eletti" (il famoso gruppo dei novellini) contrapposti a "gli eroi": chissà come mai il termine "naufraghi" quest’anno non andava. Otelma (che assomiglia sempre di più a Galliani ed è attraente come l’ICI) si presenta così dandosi come usualmente del noi: siamo a 5 lauree, siamo l’italiano vivente con il maggior numero di lauree. Amo. Lui e il suo intimo. Speriamo non gli esca un testicolo altrimenti mi strappo gli occhi e li butto nel cesso. Tra gli altri eletti c’è una tale Guendalina, già rinominata GuenGallina e una bionda il cui curriculum amoroso vanta il Trota e Ballotelli (un bel sticazzi per i gusti) e che sembra Vanessa Paradis quando cantava Joe le taxi, però dopo aver bevuto la bottiglia dell’acqua ossigenata di Donatella Versace ed essersi strafatta di autoabbronzante.

Partono le nomination: la leader è Carmen, l’unica al mondo che si guadagna da vivere morendo di fame: è già tipo la quinta volta che vaga tra le isole di vari paesi. Valeria Marini scrive il nome sul foglio, lo getta nel fuoco e poi soffia. Sul fuoco. Per spegnerlo. Luxuria "No, Valè, non è un compleanno, non si spegne". La Vento recita una poesia sempre uscita dall’oratorio di cui sopra e Cecchi Paone ricorda che in studio lo attende l’avvocato.

Nominati a furor di popolo Arianna David e a seguire Cecchi Paone e Rossano Rubicondi. Rossano per un astruso e inutile motivo finisce nell’isola degli eletti, gli altri vanno al televoto e lo scempio va a chiudersi. Chiosa finale: più che l’isola sembra la Silicon Valley. Il programma faticherà e non poco, perché gli manca proprio il quid della Simona. E secondo me dopo questa prima puntata il desiderio di ognuno sarà ambire a 15 minuti di anonimato.

Ci si becca la prossima settimana, nel frattempo vi invito a prepararvi sui due argomenti cardine della prossima settimana: Mariano Apicella e le extension perdute da Aida Yespica dopo le pacche della mai troppo rimpianta Antonella Elia.