A X-Factor neanche la gonna pantalone è più trash di Morgan

A X-Factor neanche la gonna pantalone è più trash di Morgan - morgan come david bowie a x factor trash - Gay.it Blog

Buongiorno cari fans, vorrei cominciare la trashcronaca con un mea culpa. In questi lunghi anni di X-Factor ho speso danari solo per sostenere una concorrente: Francesca Michielin (i bonazzi che votavo in preda all’ormonella non fanno testo). La sesta puntata l’ha aperta lei insieme al buon Fedez e alla domanda: “Com’è tornare da star di X-Factor?”, lei ha risposto: “Beh, ‘star’ è una parola grossa”. Genio. Solo una raccomandazione: cara Francesca non ci provare nemmeno a cercare di far tornare di moda la gonna pantalone altrimenti ti arriva una cinquina in faccia. Abbiamo già dato tutti negli anni ’90.
Comunque cantano “Fuori è magnifico” (anche se qui c’è un diluvio che ciao), la hit del momento. E torna a farsi sentire l’assenza di Simona Ventura. Lei super orgogliosa della sua Francesca, avrebbe alzato le braccia al cielo facendo finta di sapere le parole della canzone. Ci manchi, Simo.

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Morgan invece, con gli occhiali da uveite e conciato come una signorina di dubbio gusto che lavora alla periferia di Mosca, è palesemente annoiato. Bisogna però dire che il rossetto sta certamente meglio a lui che a tante donne.
Ma parliamo della gara che è stata particolarmente importante perché ha decretato i 6 semifinalisti che la prossima settimana potranno cantare l’inedito.
Ad aprire le danze, il mio amato LEINER. Ha 17 anni, è bravo, è giusto. Si merita la finale. In più per fargli testare il suo stato da new celebrity lo mandano in giro per Milano, seguito dalle telecamere. Devo dire che comunque il fatto che nessuna sciura gli abbia detto “NO NON COMPRO NIENTE” significa che i milanesi sono diventati progressisti. Bravi.
Su Ilaria c’è da aprire un discorso più ampio: aver assegnato un pezzo di Vasco Rossi è il segnale supremo del fallimento dell’esperienza da giudice di Victoria. D’altronde quando prova a fare la simpatica, non riuscirebbero a partire nemmeno le risate finte. L’unico senso che voglio trovare a questa cover è nell’abito verde ramarro che indossa e nel perché la giovine Ilaria quando parla sembra doppiata da Shrek.

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E’ il turno dei residuati di Morgan: i Komminuet. Che vista la noncuranza di Morgan sono praticamente allo sbando. Ecco, nessuno avrebbe pensato mai di arrivare a questo giorno in cui i Komminuet sarebbero stati liberi. E bisogna dire che da liberi sono così così.
Poi tocca al buon Mario del team Mika. Su di lui non punta più nessuno, tranne Victoria che direbbe sei bellissimo anche a Bombolo. La sua scenografia è praticamente una discarica e lui ricorda sempre più l’amico della cumpa che a fine serata ti presta il suo preservativo che ormai vede come un portafortuna. Questa volta per lui la vedo dura.
Ci avviamo verso la fine della prima manche con Madh che viene presentato dalla nonna che pare Margaret Thatcher. Cosa penso di lui? Che sia il superfavorito. Che si senta arrivato come neanche Mariah Carey sotto Natale con “All I want for Christmas is you”. E che non abbandonerà la lacca: quindi bisogna scegliere tra lui e l’ozono. E io sono un ecologista.

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Chiudono Emma, vestita da corona di fiori commemorativa, che fa un mash up tra “Walking on broken glass” e “We are golden” di Mika, giusto per dimostrare davanti all’Italia intera che Mika ha plagiato Annie Lennox, e il buon Fragola, in un ottimo De Gregori anche se non sufficientemente ironico e leggero.
I meno votati sono i Komminuet che ormai sono pronti per la prossima reclame delle salsicce Dakota, senza passare dal via.
Prima della seconda manche c’è il superospite. L’ennesimo residuato autoreferenziale: il buon Marco. Sulla sua esibizione posso dire solo una cosa: Tiziano Ferro esci da questo Mengoni.
La seconda gara è quella dedicata al marchettone per Enel: solo canzoni dedicate alla luce. Io avrei cantato “Firework”, in onore delle centraline che esplodono. Ma in generale è uno scempio. Tipo Madh che canta “Lights” della superba Ellie Goulding che io quando sono chiuso in salotto col neon di Tiger la faccio meglio.

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Poi Morrisey, il vegano per eccellenza, dopo aver sentito la versione di Ilaria della sua canzone ha deciso di farsi una tartare di cavallo. È l’apoteosi: siamo arrivati al punto di fare cover di Gualazzi. Lui che a Sanremo con “Luce” (!!) ha fatto la peggiore cover della storia mondiale. Ci meritiamo il peggio. Da questa manche viene nominato Mario che va all’ultimo scontro per di più scegliendo “Freedom” dei Timoria che, come hanno scritto, è come Pierluigi Bersani che dice “Papa Giovanni” alla fine del confronto in tv.
Scoppia il delirio: 4 puntate e 4 TILT alla decisione finale e vi ricordo quella volta che ha chiamato il tilt ARISA e se la sono mangiata viva. I Komminuet sono eliminati. Morgan impazzisce all’XtraFactor, con il dito medio rivolto a tutti gridando io ho vinto 7 volte un po’ come Rosy a “Uomini e Donne” quando ciarla “io ho sette pizzerieeee”, 7 con tanto di gesto delle dita. Fermo restando che Morgan, quando ha detto di avere vinto sette edizioni, voleva poi dire cinque, meglio chiudere per godersi e prepararsi alla prossima settimana: ci aspettano semifinale e inediti!

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