E così anche questo momento è giunto. Come ogni bella cosa che termina. Pechino Express è arrivato alla sua degna conclusione e io mi appresto a seguirne la finale con lo stesso spirito con cui un eterosessuale segue la partita Juve – Cinisello Balsamo. Dove la Juve sono gli espatriati.

Ovviamente il mio cuore questa sera è sempre lì: per Fariba e il suo amabile vocabolario composto di “Miss Italia, Che dio ti benedica, Familia e stronza” Ma ho sempre comunque 1000 domande che mi attanagliano prima dell’inizio del tipo: ma i concorrenti l’hanno capito che in Brasile lo spagnolo non lo capisce nessuno? E poi: almeno nello stato di Rio ci sarà una legge che proibisce i pantaloncini di Roberto? Gli espatriati torneranno in Kazakistan e Cina vero? Senza tornare mai più? Giulia e Fariba le ritroveremo a “c’è posta per te” nel tentativo di ricucire il loro rapporto?

Comunque la gara ha inizio ed è subito “finchè la barca va lasciala andare” con tanto di imbarcazione, obbligo di remare e barili da trovare in mezzo al mare. Tutti sperano che nelle botti degli espatriati ci sia polvere da sparo e invece no: riescono a guadagnare un vantaggio mostruoso. Mentre le mie adorate si trovano in difficoltà: Giulia rema con la stessa forza con cui io rimescolo la pasta nella pentola e penso che se andiamo in Brasile ora troviamo ancora le persiane che navigano confusamente da tanto che sono in ritardo. Comincia un percorso ad ostacoli degno dei migliori giochi senza frontiere: raccolta di cocchi, lunghe bevute di Caipirinha, corse nella foresta dove Fariba diventa nell’ordine: mamma, sciamana, psicologa, infermiera, motivational trainer. Attendevo solennemente il momento di questo scambio:- “Mamma! Ho perso un braccio!” – “Fa niente Giulia. Corri!”

Ma il momento epico deve ancora arrivare: quello del gioco delle teche. I nostri baldi giovini devono trovare in alcune scatole delle chiavi. Ma queste teche sono piene delle forme di vita più disparate, da serpenti a grilli a vermi. E io aspettavo queste scheccate come un bambino aspetta Natale. Il primo momento top viene da Pinna che toccando il serpente grida “che schifo è senza peli” come uno qualsiasi dei miei amici quando vede uno depilato. Poi Laura che urla per delle paperelle di gomma come se stesse toccando il diavolo in persona. E sempre Pinna che riesce a riprodurre in 10 minuti tutte le 200 emoji dei nostri telefoni. Comunque questa è stata la best prova ever.

Ricomincia la corsa per la prima eliminazione: Pinna che si spaccia per un milanese. D’altronde io sono francese perché l’anno scorso ho fatto un weekend a Parigi. Fariba che invece diventa la regina Soraya, discendente di Maometto e madre di Miss Italia. Le manca giusto di diventare presidente della BCE. Tra una corsa e l’altra le prime a soccombere sono le nostre amate professoresse. E dopo aver visto i momenti salienti della loro avventura fatta di tette, camion, tette, tette, camion non posso che dire loro: addio e insegnate agli angeli ad avere un armadio composto solo da canottiere scollate. Ahimè poco dopo soccombe anche il resto del girl power: le FARIBE si qualificano terze dopo un’estenuante prova a cantare “aguas de marco” (che gli antipodi hanno ribattezzato “acqua di giò” cantando in portoghese come se fosse un idioma del ceppo sardo) e dopo essere state boicottate dagli espatriati. Cara Fariba, ora incontrati con la Marchesa e preparatevi a governare il mondo al suono di “Lei è Miss Italia” e “sono di famiglia nobile”.

Parte la finale a due: espatriati vs. antipodi. La prima prova consiste nel ricreare un quadro vivente fatto di muscolosi e bonaccione sulla spiaggia di Copacabana. Gli espatriati, in mezzo a tutta quella meraviglia pescano uno dal fisico di scopa di saggina. Io per un attimo ho immaginato Eva Grimaldi alle prese con questa prova e la serata ha preso per me una piega diversa. Vincono la prova gli antipodi e a questo punto tutto il web è , giustamente, per loro. Io, se tutto andrà come deve andare domani mi vestirò di rosa e ascolterò Ivana Spagna in loro onore. A tifare gli espatriati, dicono, siano rimaste solo le signore che si vestono Desigual.

Ma Pascal e Khan hanno 7 vite e recuperano lo svantaggio in un battibaleno, fino al colpo di scena finale. Si dimenticano di dire al taxista che deve portarli allo stadio Maracanà che non hanno soldi per pagarlo. Quando arrivano lui vuole chiamare la polizia e denunciarli. E’ il putiferio. La Rai sta già allestendo una puntata di “un giorno in questura”, il maleficio di Fariba per essere stata boicottata è in atto e la lobby dei tassisti è chiaramente imparentata con la lobby gay. IL montaggio è talmente mozzafiato che manco Alfonso Cuaron. La regia manda gli RVM senza il permesso di Maria De Filippi e il verdetto sperato diventa definitivo: vincono, a sorpresa, gli antipodi.

E finalmente possiamo dire che due gay hanno vinto, per la prima volta nella storia dell’umanità, in uno stadio di calcio.

Bravi ragazzi, ora vado, Easy Lady mi aspetta!

Buongiorno cari fans della trashcronaca. Siamo ormai alle ultime battute di Pechino Express. Stasera si gioca la semifinale che si può riassumere con 3 parole che non sono sole, cuore, amore ma telenovelas, fagiolate e cacca. Ma andiamo per ordine.

Prima prova: le quattro coppie rimaste devono mangiare  (un po’ come se fossero gente comune all’ “all you can eat”) chili del piatto tipico brasiliano: la fejioada che contiene tipo 26 ingredienti. Nascono 10 minuti di doppi sensi da prima elementare. Costantino: Pinna hai ingoiato? Pinna: Ho ingoiato Costa: Ottimo. Dopo questo per me si può chiudere la trasmissione per sempre per eccesso di trash. Meno male che rimane la mia certezza Fariba che ogni puntata è piu simile a Loredana berte. Ho deciso che per Halloween mi vestirò da lei.

Seconda sorpresa: le coppie vengono mescolate e nascono dei duetti che al confronto albano e Romina ci fanno una pippa. La professoressa e Giulia delle persiane rinominate “le gatte morte” ma soprattutto Pinna e Fariba: una mescolanza perfetta perché immagino che non avrà problemi a spacciare anche lui per Miss Italia.

Mentre questa gara continua tra prove di cultura generale calcistica, passaggi, ecc. ecc. nascono statistiche e curiosità. In primis sulle parole più pronunciate in questa edizione: al primo posto trionfa ADORO, che stacca di poco MISS ITALIA, seguono TOP e CRETINA e fanalino di coda tutte quelle pronunciate dalla bocca impastata della Barale.

Un’altra statistica che ci hanno insegnato le professoresse è che la lingua universale nel mondo è lo spagn.. le tette. La riflessione, invece, è: ma scusate il brasile non dovrebbe essere pieno di boni? Perché qui nemmeno l’ombra.

Meno male che arriva la prova vantaggio di oggi: tutti gli interpreti devono recitare una epica scena tratta da un masterpiece della televisione moderna: LA SCHIAVA ISAURA. Ovviamente tutti vestiti da donna. E giudicati da una giuria composta da disagiati malati di telefilm brasiliani. Praticamente ogni italiano gay, dopo l’arrivo di Netflix.

Ci sono momenti epocali: Cocco sembra uscito da “la casa nella prateria”, Pinna sembra Genoveffa, Costantino sempre più guida morale e spirituale che li incita “Non devi fare Fiorello, devi fare Virna Lisi”e la recitazione che tocca apici trash. Della serie: gareggiamo per il premio Manuela Arcuri. Questa è vera arte. La mia idola è sempre lei: fossimo negli Stati Uniti Fariba sarebbe protagonista di una serie tv di Shonda Rhymes e avrebbe già vinto 372101 premi tra Golden Globes, Emmy e Oscar. So già che questa notte mi sognerò lei che ripete: por favor por favor por favor come un suono soave.

Ci si avvia al rush finale: tra il gioco a chi si carica più letame (avrei pagato per vedere la Barale) come se fosse una metafora della vita in cui tutto finisce in cacca e le battute di Pascal che ormai sono così divertenti che ti fanno venir voglia di mandare indietro e rivedere l’orrido LOL. (rumors dicono che l’OMS ha appena dichiarato che anche Pascal è cancerogeno)

Le professoresse sono talmente indietro che per recuperare avrebbero bisogno  della DeLorean di Ritorno al Futuro, Pinna sembra sempre una signora di 65 anni in gita per Varigotti e le persiane sono chiaramente finite in macchina con un corriere della droga. La chiosa è completamente random, priva di senso come fosse un capodanno di Buona Domenica dei tempi d’oro.  Le professoresse rischiano e si lamentano, peccato che siano arrivate ultime in tutte le ultime 230 puntate quindi che se ne vadano ma ahimè la chiusura non è questa.

La puntata non è eliminatoria. Quindi ci ritroveremo questo quartetto per la super finale di settimana prossima. Ne vedremo delle belle!

Buongiorno miei cari fan della trashcronaca, ci avviciniamo a lunghe falcate verso le ultime puntate della nostra trasmissione preferita. La prossima settimana la ciurma di Pechino Express arriverà in Brasile per la semifinale, ma per conquistarsela le nostre balde coppie dovranno continuare a cimentarsi nelle usanze locali peruviane.  Tipo la prova del poncho già rinominata la prova Betty Suarez dove finalmente Pinna e Roberto possono fare il trenino davanti a tutti. Oppure in quella dove devono bere una schifosa bevanda locale: il noni. Dimenticandosi che il 90% del cast ha bevuto di peggio nella vita del noni. Ma a proposito di bere lo sapete che l’anagramma dei nostri antipodi ROBERTO BERTOLINI (sì quello con la maglia rossa, i leggins neri a pinocchietto e i pantaloncini marroni) ED ANDREA PINNA è E DI NOTTE BERRANNO BORRA DI PENI? Quando l’ho letto, ho perso il respiro per le tante risate. Comunque è chiaro che  loro sono tra i nostri spiriti guida del programma: un po’ perché sono Sandra & Raimondo in versione gender, un po’ perché come tutti noi vivono di crisi mestruali improvvisate durante le quali litigano come se non ci fosse un domani con una musica orchestrale drammatica in sottofondo,  ma soprattutto perché mi chiedo sempre se resisterei lì, poi vedo Pinna e mi convinco che se ce l’ha fatta lui potrebbe essere una passeggiata per tutti.

Nel frattempo la gara continua con i concorrenti che cercano di cimentarsi nella lingua locale ma non vanno oltre le parole del testo di Bailando di Enrique Iglesias. Meno male che c’è la Barale che fa stretching sul bus ed è subito Madonna nel video di Sorry e Pascal che canta ad un matrimonio come un neomelodico qualunque. Speriamo che prima di tornare in Kazakistan (o nell’omonimo padiglione dell’Expo) venga scritturato almeno per una puntata del boss delle cerimonie.

La puntata comunque vede trionfare il “girl power” e arrivano a sfidarsi alla prova vantaggio le persiane vs. le professoresse. Praticamente una sfida che manco la guerra fredda. La prova consiste nel placcare degli amabili alpaca e mettere loro dei collari. Se ci fosse stata la marchesa è chiaro che queste docili creature si sarebbero inchinate e messe la collana da sole, invece qui Costantino deve spronare le concorrenti gridando loro “fate finta che siano degli uomini!”: praticamente come dare delle ninfomani in modo velato. Vincono le mie amate persiane il cui rapporto è ormai diventato quello tra Carrie lo sguardo di Satana e sua madre.  Grazie a questa vittoria ottengono un vantaggio nella ripartenza e possono quindi scappare come un messicano fuorilegge qualunque quando vede quelli dell’ufficio immigrazione. La loro tecnica è sublime: per guadagnarsi passaggi e velocità cercano di barattare i loro oggetti personali come se fossero a vendere pentole in un pullman che porta a San Giovanni Rotondo. Tecnica sublime anche se non supererà mai Costantino quando gridava “Fast, fast or the children die!”

L’altro momento indimenticabile in questa puntata: la consegna dei videomessaggi dei parenti. Perché siccome non siamo al GF o dalla De Filippi per poterli vedere i nostri concorrenti dovranno fare la pedicure a un malcapitato essere. Che voglio dire: avevate mai pensato di vivere abbastanza per vedere la Barale lavare i piedi a qualcuno? Io no. Se avete un fermo immagine da poter usare come sfondo del telefono, mandatemelo please! Tutti superano questa prova feticista e vengono consegnati i dvd strappalacrime. Il buon Roberto riceve un messaggio da parte della sua idola: Fariba bionda. Ah no è Ivana Spagna (che ormai si presta a fare da supporter a partecipanti di reality vari dopo Scanu all’Isola), in una casa in stile luigi sedici murata di Telegatti.

E’ proprio il suo potere immenso che porta gli antipodi alla vittoria. Come al solito si trovano davanti alla decisione su chi eliminare tra le ultime due coppie classificate: le professoresse o gli artisti. Che uno dice: preferire due bellone qualunque alla Barale è proprio un non-sense. Che però accade. I ragazzi nominano Paola e co. che quindi devono abbandonare la gara, che ora non sarà più la stessa.

Ciao Paola, ora apriremo per te una petizione per una nuova edizione de La Talpa: ne abbiamo un bisogno disperato!

Bentornati cari amici della trashcronaca, Pechino continua la sua corsa in Perù e non ci lascia mai senza sorprese. La prima di oggi è il ritiro dei nostri amati figli della signora Muti. Sono stanchi, sono provati e vogliono tornare a casa a farsi una bella carbonara. Io sono francamente distrutto: l’unico modo che avrei per digerire l’abbandono di Naike, sarebbe il ritorno della Marchesa. Vi prego, fate qualcosa. Comunque la gara parte e, come al solito, le idole incontrastate sono le nostre Kardashian de noatri: le persiane. Che ci danno sempre grandi soddisfazioni: Fariba urla più di una fruttatola peruviana (ed è tutto dire) mentre continua a dire a tutti che Giulia è Miss Italia. Che a questo punto mi immagino Alice Sabatini che chiede un trasferimento all’epoca delle Guerre Puniche. In più durante un viaggio (nella quale la persiana junior fa la profumiera con un tipo evidentemente gay per farlo andare più veloce) scopriamo che addirittura hanno Maometto come parente. Quindi, ricapitolando, Giulia è Miss Italia da 3 anni senza aver vinto, discende da Maometto e ha nonna taumaturga. Praticamente è il nuovo mago Do Nascimiento. In tutto questo abbiamo svelato però un segreto che ci attanagliava da anni: Maometto non andava alla montagna perché aveva paura di incontrare le sue discendenti: le persiane.

Altre grandi soddisfazioni ce le hanno date le professoresse che in barba alla regola “non è possibile maneggiare denaro” in mezz’ora hanno avuto tra le mani il 5% del PIL peruviano. In più arrivando in una fattoria esaudiscono il loro desiderio: “Finalmente ho munto una vacca e devo dire che esce un odore di latte“. E io che credevo si sentisse odore di Long Island. Che se io dovessi fare colazione con il latte appena munto finirei dritto al day hospital. E a proposito di ospedali questa settima tappa pare un puntatone di Medicina 33. Tra Pinna che si ammala e Pascal che si storce una caviglia camminando (un po’ come le travestite che corrono tranquille sui tacchi e poi si rompono i piedi camminando scalze) aspettiamo fiduciosi Onder che ci parli della prostata o della cataratta.

Roberto, senza Pinna, che io mi immagino rapito dalle drag queen peruviane che lo hanno eletto mascotte onoraria, si sente come il pane senza Nutella, un giorno senza caffè, il lunedì senza voglia di morire. Perso. Ma continua la sua gara solitaria vestito come un Pico Ruggeri qualsiasi. Ma amore mio: sei gay e i colori e i tessuti dovrebbero essere il tuo pane quotidiano. Come è possibile questo scempio? Comunque le mie amate persiane vincono la prima prova ed ottengono la possibilità di andare a visitare il Machu Picchu, una delle sette meraviglie del mondo moderno. E Fariba si presenta in versione mi stress conquistadora con una sciarpa McQueen tarocca e il cappellino girato alla Jovanotti rebel girl.

Idola indiscussa rimane la nostra Paola che ormai parla e chiede passaggi solo alle autorità locali e nelle case dove si ferma, che sembrano simili a quei casolari del sud Italia mai ultimati negli ultimi 20 anni, si improvvisa arredatrice d’interni come una Paola Marella qualsiasi. E’ lei, insieme al suo sconosciuto compagno, ad arrivare ultima ma, come era prevedibile, la puntata non è eliminatoria e quindi Queen Paola è salva. In tutto questo vorrei chiudere con una nota di colore: Costantino segue la puntata da un ristorante dotato di wi-fi vegano. Qualcuno sa spiegarmi come funziona? Usi le carote per usare il touchscreen? E i vegani che si collegano alla rete normale in realtà stanno usando radiazioni di carne ? Con questi interrogativi vi do appuntamento a lunedì per l’ottava tappa!

Buongiorno cari fans della trashcronaca: stiamo ormai superando la metà gara di Pechino Express che questa settimana ha lanciato la sua sesta avventura nel deserto Perù tra prove avventurose, sbalzi climatici, passaggi in zone ostili. Io mi sono collegato in ritardo e c’erano le persiane che stavano remando su un laghetto e la figlia diceva alla sua genitrice “Mamma devi metterlo bene dentro, non solo la punta!” Ecco in quel momento per me la puntata poteva finire lì e arrivederci e grazie. Fortunatamente c’è il grande ritorno che tutti aspettavamo: quello della guida motivazionale per eccellenza, colei che quando non si fermano per i passaggi la prende sempre benissimo e come minimo augura il taglio dei genitali: la nostra Eva Grimaldi! E considerando che, prima del suo arrivo, persino il documentario sull’allevamento intensivo in vasca delle telline su TelePadrePio era più interessante, significa che quest’anno il grosso problema del programma è stato il casting. Dopo il suo arrivo in 5 minuti si è superato il trash, quello bello e caciarone in 5 minuti.

Alcuni esempi: Eva sul bus che li sta accompagnando che grida all’autista Vamos e nel frattempo si schiaffeggia le natiche come una puledra di razza quale è. Eva che aggiunge la S finale a tutte le parole e parla fluentemente spagnolo. Eva che entra in un ristorante e riesce a farsi dare da mangiare per una ciurma di gente e poi si ferma per la fretta: 10 minuti in più e sarebbe entrata in possesso del 51% delle quote dell’edificio e si sarebbe auto intestata l’insegna. Eva che si finge incinta per trovare l’ennesimo passaggio mentre qualche maligno su Twitter sentenzia: è la prima gravidanza che avviene negli zigomi e non nell’addome. Insomma: a fine puntata quando abbandona è il momento più straziante della storia della tv mondiale. Speriamo che Civati raccolga le firme per farla rientrare al posto delle professoresse o che SKy apra un Eva Grimaldi channel.

Per il resto la gara continua nelle sue consuetudini: Fariba sempre più Amy Winehouse che chiede passaggi gridando “Aiuta noi che Dio ti aiuta” come quelli che chiedono l’elemosina sugli autobus. E’ bellissimo come la gente dei paesi resta immobile quando passano loro. Come quando si avvicinano le api. O gli orsi. Il vero colpo di scena si ha nel racconto della seconda mattina quando si alzano e scoprono che il proprietario se ne è andato chiudendo i loro zaini in un recinto. Fariba comincia a girare per il paese chiamando il proprietario e piangendo. Ecco: l’inferno me lo immagino un posto in cui risuona continuamente la voce straziante di Fariba che urla “Aureliooo Aureliooo!”

Ovviamente l’idola assoluta è sempre la nostra Paola: io la amo e quando la vedo in macchina parte nella mia testa il video di “What it feels like for a girl”. Lei comunque è stupenda e riesce a farsi portare a destinazione dal sindaco del Paese. La vogliamo subito come ministro degli esteri: o in perù o in Italia poco cambia. Il meglio lo dà nella prova di canto: i concorrenti devono reinterpretare la canzone “il condor” della signora CInquetti (e sovvengono alla mente i suoi simpaticissimi figli dell’edizione passata). Sentirla cantare con in sottofondo i peruviani che suonano come a Natale in piazza Maggiore è gioia pura. Immagino già un Paola Barale featuring Pitbull e le peruviane in piazza che la fotografano e si bullano con le amiche di aver sentito Madonna in concerto.

Quando la Barale parla in spagnolo mi aspetto sempre che finisca le frasi con ‘Struca el botòn’. Vado avanti con le salviette come i gatti” Da domani darò le salviette alla mia gatta per vedere se si lava. “Siamo dei viaggiatori venuti in Perù per testare nuovi ristoranti“. Domani provo anch’io col ristorante vicino casa. Già mi immagino la Peruviana condividere sui social la foto facendo credere di aver ospitato Madonna.
La domanda del giorno è: perché Nayke porta sul capo un colbacco in Perù con 54 gradi all’ombra?
Niente io appena vedo Paola Barale in macchina parto a razzo a cantare what it feels like for a girl “questo povero animale che teniamo chiuso come un terrorista“. “L’amore come un condor scenderà” prima su iTunes entro la prossima mezz’ora quei simpaticoni dei figli della cinquetti… Vi prego l’anno prossimo come coppia voglio Le Fuorilegge: Wanna Marchi e Stefania Nobile. Spenderò tutti i miei risparmi per andare da questa signora e rivelarle che non ha ospitato due missionarie ma due ZOCCOLE professoresse. Sogno Paola Barale featuring Pitbull. I peruviani è subito jingle bells in piazza maggiore…
Li espatriati come quelli che si facevano una sola interrogazione buona all’inizio dell’anno e poi campavano di rendita. Eva se ne va e io disperato come quando Giulia Corsi lasciò il X Tuscolano. Fratello e Sorella e Stellati baciatevi le mani c’è gente che pagherebbe per aver il proprio destino deciso da Paola Barale. Sono arrivate ultime le coppie che sono state con Eva Grimaldi. Un caso? Non credo

Buongiorno miei cari amanti della trashcronaca, Pechino Express continua cambiando destinazione. Da oggi procederà in Perù! Cosa mi aspetto quindi da questa quinta puntata? Gente nuda come si è intravisto dal trailer, il ritorno della Marchesa e di hermana Maria, Fariba che dice a tutti che sua figlia è Miss Italia e dei narcotrafficanti che cantano Volare dando passaggi ai nostri benamati concorrenti. La puntata comincia con il primo colpo di scena: Luca Tommassini si deve ritirare per dei problemi alla caviglia malconcia e quindi alla nostra esimia Paola viene assegnato uno pseudo bono sconosciuto d’ufficio. E ciò mi porta a 3 riflessioni: – Naike Rivelli secondo me ora accoppa suo fratello nella speranza che gli venga assegnato uno qualunque con cui pomiciare. – La Barale dice di aver bisogno “di un uomo che la spinga” Amore mio, quante cose in comune abbiamo io e te. Siamo tutti sulla stessa barca. – Se avessero chiamato Gianni Sperti sarebbe diventata la più bella edizione forever and ever.

Parte la gara e la prima prova consiste fondamentalmente nel cucinare per strada: ovviamente gli stellati si bullano, mentre mi aspetto che Fariba cucini prosciutto e melone come una Rachida qualsiasi. Quando vengono raccolti abbastanza soldi con la creazione di questi piatti eccelsi si parte, cercando di farsi offrire passaggi: gli espatriati decidono di giocarsi la carta della nudità come delle professoresse qualsiasi e le peruviane alla vista dei loro petti nudi gli pagano taxi, aereo, spese mediche e pure il bacio accademico. Un’altra immagine indelebile della serata è Pinna che perde gli occhiali ed è subito Velma di Scooby-Doo. Tra l’altro lo amo perchè ogni volta scende dal camion con la stessa agilità con cui Costanzo affronterebbe una gara di salto con l’asta. Ad arrivare tra le prime due coppie e quindi a partecipare alla prova immunità sono gli espatriati e le persiane che devono, in piena tradizione peruviana, raccogliere gamberi da un fiume.

I detrattori di Fariba si aspettano che venga risucchiata dal fiume e rispunti 20 anni dopo come in una telenovela sudamericana. Io invece non riesco a guardare questa prova con serenità. Ho mangiato talmente tanti gamberi all’all you can eat giapponese che se ne vedo un altro vomito tipo esorcista. Comunque alla fine a sorpresa la spuntano davvero le persiane che vincono la prova immunità e ci danno una grande morale di vita: la vita è come un gambero, trovi sempre una come Fariba che ti prende per il collo. La gara intanto continua: tutti devono cercare da dormire in un posto dimenticato da tutti i santi (e fateci caso: la regia per dire che un posto è desolato inquadra sempre un cane). Naike gira con i cappelli residuati della notte rosa. Le professoresse trovano da dormire in una lavanderia di un villone e Pinna dorme in una stanza che ha Che Guevara e Marylin Monroe sulle pareti e cagnolini sulla coperta: praticamente è a casa di Niki Vendola.

La gara continua con un colpo di scena: tutti i concorrenti vengono mescolati e diventano trii. Quello più forte è ovviamente Pinna- Philippe – Barale che viene superato anche dal cameramen pagato per stargli dietro. Il bello è che lei tra loro si sente protetta: anche io lo sarei, esattamente come un evasore si sentirebbe protetto nella sede di Equitalia. Son Pascal è il più competitivo: doveva essere uno di quelli che al liceo ti faceva copiare i compiti sbagliati, poi cambiava le risposte. Nel frattempo la professoressa e il figlio della Muti flirtano sull’autobus che manco io alla gita di terza liceo. Nel frattempo le persiane vestite come le meatballs del Jersey Shore, sono in vacanza: pensate ai poverini che hanno pagato e si sono ritrovati nello stesso hotel con loro. Meno male che decidono di dimenarsi in piscina sulle note di Boys di Sabrina Salerno: per me questa sequenza va di diritto nelle teche Rai.

La gara si avvia al termine: Luca con un piede solo sarebbe andato più veloce del trio Naike-Eredità-Sosia Gesù. Nel frattempo Paola viene lasciata fuori da una chiesa e grida alla perpetua: DONDE ESTÀ LA CARITÀ CRISTIANA? Lei è una vera regina. Io pensavo aggiungesse “io soy madonna.” Ora si merita una telefonata del papa.
I concorrenti, riuniti nelle coppie originarie, giungono nel deserto e devono fare l’ultima prova: arrivare nudi come vermi al traguardo. O fare una penalità. Solo la nostra queen Barale decide di non farlo. E infatti la sua coppia arriva ultima. Ma non c’è da preoccuparsi perché tanto era una puntata senza eliminazione.
La rivedremo quindi lunedì prossimo nella gara nel deserto peruviano. Non vedo l’ora… o forse no!

Buongiorno miei cucciolotti del lunedì sera. Sono tornato a voi, il vostro narratore preferito, per raccontare la singolar tenzone che ha colpito le 8 malcapitate coppie in questa quarta puntata di Pechino Express. Dove eravamo rimasti? Avevamo perso le palle di energia e le felpine arcobaleno di Pico Ruggeri, il primo eliminato insieme al suo fido compare Yari Carrisi, avevamo rischiato di vedere le professoresse arrestate per prostituzione ad ogni richiesta di passaggio per strada e abbiamo visto Scialpi in mimetica che è un po’ come vedere Winnie The Pooh con un mitra. Oggi ci aspettiamo di vederlo in qualche suadente versione balneare perché tra lacrime, sangue, conati di vomito e sofferenza il termine della gara sarà in quel del mare ecuadoreno.

Ebbene sì, noi che al massimo ci siamo fermati a Riccione Terme scopriamo che l’Ecuador ha delle spiaggie più rinomate e fighe del Billionaire. E’ lì che bisogna arrivare per salvarsi e non rischiare di essere eliminati e quale miglior prova per rallegrare i nostri spiriti e le nostre orecchie se non una bella gara di canto al ritmo di “Por eso te quiero cuenca” cantato da un Little Tony locale?
E’ chiaro che il nostro divino Scialpi / Shialpi / Shialpy è avvantaggiato perché è un cantant….. ahahha no, scherzavo. Però amo come guarda schifato tutti gli altri. Che io apprezzo, perché nella mia vita al massimo ho imparato “il 5 maggio” e nemmeno tutta quindi mi sembrano tutti dei geni. Indubbiamente i veri avvantaggiati sono gli Antipodi che si devono essere allenati con La isla Bonita prima di partire. E infatti sono i primi a ripartire. Nel frattempo parte la prova immunità della serata che ha a che fare con un tipico piatto della cucina dell’Ecuador… le banane. Cucinate in tutti i luoghi, in tutti i laghi. Fondamentalmente la prova consiste nel trasportare 96 casse di banane da un camion e poi impilarle: praticamente un labirinto di banane. E’ tutto un gioco di doppisensi al quale non riesco ad abituarmi. Sto solo pensando ad alcune cose:

1) Chi di noi può dire di avere mai tenuto tutte quelle banane in mano? Nemmeno Naike.

2) Fariba a un certo viene travolta dalle banane, praticamente rende reale i sogni nostri e degli antipodi: questa è ciò che chiamano la realizzazione della dolce morte. In questo momento vorrei chiedere alla malcapitata Fariba.. ma tu in che periodo storico avresti voluto vivere?

3) Naike, secondo me è distratta e sta pensando a una sola cosa: con chi limonare stasera! Io apro il televoto su 4 opzioni: un qualsiasi animale, il fratello di Yari, un palo, suo fratello. Votate!

Stranamente la prova viene vinta dagli espatriati e a seguire dalle persiane e dalle professoresse, che amo talmente tanto che sogno un tombino si apra sotto il loro quadrato quando ci saltano sopra. La gara procede senza esclusione di colpi ed infortuni. Bisogna nuotare, andare in risciò.. insomma è talmente avvincente che per rallegrarmi ho deciso di cominciare a leggere il vecchio testamento. Luca si storce nuovamente la caviglia: secondo me se arriveranno all’ultima puntata ci sarà la Barale che lo traina in sedia a rotelle. A vincere la tappa sono comunque Andrea e Naike, rigorosamente senza reggiseno, che quindi devono decidere chi eliminare. E qui avviene la sciagura: decidono di eliminare i compagni. E io sono in lutto. Senza Scialpi questa gara è come mangiare una torta di mele, senza mele. Addio mio caro, ora va e insegna agli angeli come vendere i tuoi cd in Ecuador.

Noi ci vediamo, con la mestizia nel cuore, lunedì prossimo.

Buongiorno cari amici dell’edizione sudamericana di Pechino Express. Mentre incalza LOL, che mi mette la solita tristezza che nemmeno Antonella Elia quando guardava le altre donne sull’Isola dei famosi, facciamo un piccolo recap degli accadimenti delle prime due tappe. Innanzitutto vorrei porre l’attenzione su qualcosa che non avevo mai notato: la potenza dei walkie-talkie. Io ne avevo comprati anni fa per un viaggio con amici e non riuscivo a parlare con mio marito quando io ero in doccia e lui cucinava. In centro a Bologna. Mi chiedo in Ecuador come sia possibile che riescano ad attraversare tutti i luoghi e tutti i laghi. Quindi più che al passato pensiamo a quello che vorrei vedere stasera. Nell’ordine Hermana Maria, il Gesù decapitato di Scialpi / Shialpi / Shialpy, Hermana Maria, Hermana Maria e la busta SIETE ELIMINATI. No Giancarlo non mi mancherà: se tutto andrà bene lo potrò andare a trovare al Quirinale. Invece si comincia con il primo colpo di scena: una nuova coppia. Gli stellati: Philippe e Ciccio, chef dalle mille e una notte (già ribattezzati i magna porchetta per il fisico non proprio esile), che settimana prossima entreranno in gara mentre per questa tappa rappresenteranno le penalità della coppia degli espatriati e degli illuminati.

La prima prova prevede di andare a Banos a cercare degli abitanti locali che consegnino ai concorrenti degli oggetti che sarebbero i primi che metterebbero in salvo in caso di evacuazione per via del risveglio del vulcano Chimborazo. Gli oggetti sono singolari: da una pietra vulcanica a una friggitrice. Il tutto senza numeri civici. Che io vorrei sapere come consegnano i pacchi Amazon questi qua. Trovato tutto ciò devono partire alla volta di Riobamba, un nome un programma che ha già ispirato il remake della celeberrima canzone “Paola Baral riobamba” (e i doppi sensi si sprecano). Comincia una scalata senza fine verso la vetta del vulcano dove però rinasce una nostra icona: Paola Barale, colei che ha solo un dollaro al giorno in tasca ma non rinuncia al blush. Colei che conduce il ciuco che la fa riscendere dal monte con una grazia degna di Paris e il suo cihuhaha. Colei che sembra che non abbia fatto altro che condurre un mulo nella sua vita. Colei che ha un vocabolario spagnolo fatto di due parole: por favor e vamos. Colei che arriva a RioBamba e spunta l’arcobaleno chiaramente offerto dalla proloco locale. E lei con l’arcobaleno sullo sfondo e lo sguardo alto e fiero diventerà l’immagine guida di tutti noi. È lei a qualificarsi insieme agli espatriati per la prova immunità. Sì lei sola perché Luca ha quel male alla caviglia che gli impedisce momentaneamente di continuare la gara.

Nel frattempo i nostri amati compagni Scialpi / Shialpi / Shialpy e marito devono trovare ospitalità. Che uno si chiede: chi potrebbe mai ospitare due in tuta mimetica e matita sotto gli occhi che nemmeno Lara Croft missione catacombe? Eppure una gentilissima signora dal bagno più sporco del mondo non solo dona loro un giaciglio ma anche una meravigliosa cena a base di sopa d’avena, che il nostro benamato vorrebbe, come tutti noi, fosse un filler a basso costo usato dalla popolazione locale. L’altro grande avvenimento settimanale è davanti agli occhi di tutti: i limoni. Non quelli che i concorrenti vorrebbero per condire un lauto pranzo o depurarsi, ma i primi baci. Quelli tra Costantino e una malcapitata qualsiasi. E quelli che hanno fatto scoppiare l’amore tra Yari e Naike. Facciamo un passo indietro. Yari, figlio di Al bano, è insieme a Pico Ruggeri nella squadra degli illuminati. Pico sembra un generatore automatico di aforismi. Io gli toglierei la parola per sempre. Naike, la figlia di Ornella Muti, invece è in gara con suo fratello e non ha ancora superato la fase di abbracciare gli alberi che di solito termina a 6 anni. Io farei un sondaggio per sapere dagli alberi se vogliano essere abbracciati da lei. Comunque la suddetta Naike, pur essendo vegana e non mangiando maiale, decide comunque di limonare con il buon Yari dando il via alla prima coppia nata e a quanto pare cresciuta a Pechino Express.

Sì, perché leggendo i vari giornali di gossip pare che Yari sia tuttora fidanzato con la bella Muti bis. E al pensiero io stanotte ho avuto un incubo. Ho sognato la cena di Natale con loro due, Albano la Lecciso, Ornella Muti e la sorpresona di Romina per il dolce e mi è preso un colpo. Fortunatamente in gara non li vedremo copulare ancora a lungo. Perché infatti tra peripezie e fatiche varie ad essere i primi eliminati sono proprio gli illuminati. Ci mancherete? Secondo me no. Siamo solo in attesa delle grandi sorprese che potranno darci gli stellati dalla prossima settimana!

A lunedì!

Buonasera miei cari, come preannunciato, dopo il successo della prima puntata, Pechino Express non lascia, raddoppia! Ma stasera la programmazione gioca contro di noi: si perché su Italia 1 c’è gente che anziché pendere dalle labbra di Paola Barale sta vedendo un documentario su FEDEZ. Il mondo è certamente un posto pericoloso. In più debutta un altro cult della tv italiana: Chi l’ha visto? So che alcuni miei amici hanno invocato Lisa Fusco per potersi spaccare in due e vedere entrambi. Noi rimaniamo fedeli al nostro Pechino che però come al solito è preceduto da LOL, simpatico esattamente come il famoso gatto attaccato alle palle. Quindi come consuetudine riapriamo la rubrica “troviamo un’alternativa a LOL”: io, quest’anno, come prima opzione propongo un documentario sulla vita di Hermana Maria.

Comunque ci eravamo lasciati con Scialpi / Shialpi / Shialpy in ultima posizione. A lui e compagno tocca la punizione della serata: un personaggio misterioso da portare insieme a loro.. e chi è costui? Il primo eterosessuale del programma. Anzi il capo di tutti gli eterosessuali del mondo: Giancarlo Magalli. Che vestito come un boy scout non è un handicap, è un premio. Perché arriva senza il furgoncino del comitato. Debutta da spettatore al gioco del “mangiamo allegramente le larve” e guardandoli chiosa con un: “Dove è il problema? Chissà cosa sarai abituato a mandare giù!”. Ma cosa avrà voluto dire, secondo voi? Io spero solo che dall’anno prossimo gli stacchetti musicali dei programmi di Giancarlo siano affidati a Scialpi / Shialpi / Shialpy e non a Marcello Cirillo (o che lui entri in gioco insieme a Hermana Maria).
La gara procede tra prove di abilità, ricerca di rose preziose e la solita caccia a passaggi e ospitalità. E già possiamo tracciare alcuni profili dei concorrenti.

Tipo: il Pinna è così simpatico che quando gli hanno chiesto chi portare ha scelto il personal trainer. Fate voi due conti. Però lo amo perché quando chiudo gli occhi mentre parla è subito un remainder di Marco Carta che insulta Grazia Di Michele. Perdipiù è chiaro che senza Roberto, sarebbe stato già rapito, violentato e privato di ogni organo utilizzabile. Secondo me è comunque il classico che su Grindr o Romeo ha il profilo con un poema inutile. Qualcuno sa se è così?
Le coppie di donne potrebbero darci grandi soddisfazioni anche se al momento sono ancora nel limbo. Unica nota: le professoresse sono euforiche come le immigrate quando gridavano Fantastichescion.
Gli artisti invece ci stanno piacendo come pensavamo: Tommassini che vaga con le rose come una piccola fiammiferaia, Paola che ha il mio stesso senso materno e caricata in una macchina guarda il bambino presente (a ragione) come l’unico ostacolo alla vittoria finale e elabora un solo scopo: fulminarlo seduta stante. È amabile anche quando arriva all’hotel a ore e tignosa non vuole entrare e Costantino la secca con un: “Tesoro, lavoriamo in televisione: abbiamo visto tutti mignotte peggiori”. Però la amo: quando speri dica qualcosa di intelligente lei arriva con: come si chiama questo tè? E la risposta ovvia: tè. Però così selvatica e competitiva mi ha fatto subito venire voglia della Talpa della Perego.

Poi c’è tutta la ciurma disadattata dei figli di. Ecco io mi stupisco di Ruggeri che col suo vocione non ha avvisato il figlio dicendo una roba tipo: “Ma arò vaje ca fai sol figur ‘e merd….”?
Per i figli della Muti invece ordinaria amministrazione: Naike sono due puntate su due che tenta di scroccare un passaggio con l’aspetto fisico e nessuno giustamente se la fuma. Nel frattempo abbraccia gli alberi come un’Antonella Elia qualsiasi e vede unicorni al posto dei lama… come se non ci fosse già abbastanza gender in questo programma.
I miei preferiti rimangono comunque gli espatriati: boni e i veri king degli espedientess. Ormai girano l’Ecuador fingendosi emissari del Vaticano e per questo racimolando onori e favori dappertutto. Io li amo.

Ovviamente non si può non chiosare con il vero dominatrix del programma: Scialpi / Shialpi / Shialpy. Che gira con i cd e le sue cartoline promozionali da sistemare in tutti i luoghi e in tutti i laghi come una Lady Gaga qualsiasi ai tempi di ArtPop. Poi si fa le foto con i poliziotti locali ed è subito Village People. In più alla gara di Miss Ecuador, sfoggia una meravigliosa ottantenne come simbolo della cultura locale. Non pago si mette a lavare un pullman che manco la Aguilera in Car Wash. Ciliegina sulla torta: il fidanzato che dà del cassonetto a Magalli. Epico. Per me devono vincere loro.
E non so in realtà come sia finita la puntata perché alla vista di Magalli nudo nella vasca ho spento per protesta. Ma come? In Rai censurano i baci gay e poi mettono Magalli desnudo in prima serata. Ma por favor, non c’è proprio più religione! Espatriati aiutateci voi!
A lunedì!

Si ricomincia miei cari. La prima frescura ci ha appena attanagliato e le produzioni queer hanno già preso il via come una mostra del cinema qualsiasi. Giovedì partirà X Factor con la rinnovata giuria, mentre ora andiamo a narrarvi del big comeback di Pechino Express: arrivato alla quarta edizione sottotitolata “Nuovo Mondo”. Tutta la comunità omosessuale è in subbuglio: Costantino ha fatto un videomessaggio nel quale esorta tutti a riporre i vibratori e a spegnere Grindr. Un mio amico ha avuto questo abbordaggio su Romeo: “Quando ci vediamo?”. “Quando vuoi”. “Stasera?”. CIOÈ NON GUARDA PECHINO! Ignora, elimina, blocca, anatema della marchesa. Io, dall’ansia, ho cominciato a chiedere passaggi per strada a tutti gridando: PLIS PLIS MAI FREND ITS COMPETISCIO GO GO.

Basta pensare al sesso! Stasera parte #pechinoexpress

Un video pubblicato da Costantino della Gherardesca (@costantinodellagherardesca) in data: 7 Set 2015 alle ore 07:24 PDT

Questa volta si cambia meta: girato ormai l’Oriente in lungo e in largo ci si dedica all’America Latina. Si parte da Quito in Ecuador. E se Pechino Express ci ha abituato a rompere gli stereotipi lo fa anche in questa meravigliosa città: infatti dopo 5 minuti non abbiamo ancora visto nessuno grigliare. Come è possibile?
Ma cominciamo a parlare delle coppie che ci hanno colpito di più: i primi che mi stupiscono (ovviamente in maniera non positiva) sono “Gli illuminati”. Il figlio di Albano sembra Franchino del film Fantozzi, quello di Enrico Ruggeri sembra un profugo con i dread. Mi manca già Eva Grimaldi: meno male che la sua erede sia già sulla rampa di lancio. La amabile Paola Barale è infatti in gara, insieme al grande Luca Tommassini. Sono “gli Artisti”. Su di lui lancerei già il primo drinking game della serata. Tutte le volte che verrà detto “Luca ha lavorato con Madonna” o verrà mostrata una foto della stessa toccherà un gin lemon.

Un mio più personale va anche ai compagni. E non solo perché di Scialpi o Shalpi o Shalpy, pettinato come Amelia la strega che ammalia, ho timore perché è rinomata la sua propensione all’avvocato facile. Ma perché su di lui il web si è scatenato. Quello che amo di più è il fotomontaggio di lui nella versione Taylor di Beautiful. #separatiallanascita
Per la serie eterosessualimancoapagarne arrivano gli antipodi: il creatore de “le perle di Pinna” e i suo personal trainer. Il primo è sardo ma parla il dialetto gay di Milano, il secondo è il classico che su Grindr scrive “MASCxMASC”.
Che a questo punto viene da pensare che se l’avessero fatto in Padania sarebbe stata un’edizione epocale. Tutta questa varia umanità a chiedere ospitalità nel varesotto o a casa di Salvini, lì sì che sarebbe stata una grande gara.

Peraltro ancora lunga quindi avremo ancora modo di dire cattiverie nei loro confronti ma non posso esimermi dal raccontare la prima sfida epocale di questa edizione: perché se in Italia si parla della cosiddetta “teoria gender” come il male del millennio, in Ecuador è tradizione prendere un Gesù Cristo e vestirlo che manco Barbie Drag Queen o come se fosse Britney a Las Vegas ogni sera. Una storia fantastica ed allucinante allo stesso tempo, soprattutto per come si percula un culto religioso in prima serata sulla Rai. Forse la luce in fondo al tunnel c’è. I concorrenti, infatti, dovranno trovare l’outfit adatto e poi portare il buon Gesù travestito in cima al vulcano ecuadoriano dove Costantino li attenderà.

La Barale riassume tutto al meglio: “Ecco ci mancava pure un bambino sul groppone”. Nel frattempo Yari assume sempre di più le sembianze di Gigi Marzullo e ci racconta che ha solo il 65% dei polmoni. Che voglio dire: il figlio di Al Bano che ha dei problemi ai polmoni è come se il figlio di Rocco Siffredi avesse dei problemi… ecco lì. Ma alla blasfemia non c’è limite: Scialpi o Shalpi o Shalpy decapita Gesù Bambino e lo rompe che manco Lisa Fusco. Una roba che mò se la scorda la benedizione del Papa. Una coppia di gay che distrugge un Gesù su Raidue. Vette mai toccate e che vanno ad aggiungersi alle pietre miliari insieme alla Marchesa che cade in acqua e alla donna che rutta in faccia alla Grimaldi. Comunque “i Compagni” non rimangono divinamente impuniti: arrivano ultimi e come punizione devono portarsi dietro la signora Hermana Maria, una predicatrice che speriamo non venga mai a sapere che i due giacciono insieme in maniera non convenzionale.

Ma questo è solo l’inizio di una lunga serie di accadimenti che si dipaneranno in 10 puntate. Tipo “le Professoresse” e “le Persiane”. Le due coppie di donne, si odiano: finiranno a lanciarsi piegaciglia come se non ci fosse un domani? Quando mischieranno le coppie troveremo la Barale e la figlia della Muti insieme in camporella? Riuscirà Pinna ad essere più partecipativo della bambola frantumata di Scialpi?
Lo scopriremo nelle prossime puntate quando magari vedremo se questo superbo show riacquisterà un po’ quello spirito che lo rendeva veramente unico: quell’essere gay friendly ma un po’ ammiccante e non un reality ambientato domenica al Borgo.
A domani!