il volo – Gay.it Blog https://blogs.gay.it I migliori Blog LGBTQ in Italia Sun, 24 May 2015 15:35:37 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.3 E per fortuna, il #VoloDalleScale non ha vinto Eurovision https://blogs.gay.it/trashcronaca/e-per-fortuna-il-volodallescale-non-ha-vinto-eurovision https://blogs.gay.it/trashcronaca/e-per-fortuna-il-volodallescale-non-ha-vinto-eurovision#respond Sun, 24 May 2015 15:35:15 +0000 https://blogs.gay.it/?p=1178

eurovision_finale1Buongiorno cari amici della trashcronaca, prima di chiudere questa “meravigliosa” stagione televisiva e darci appuntamento alle trashate dell’anno prossimo, come non salutarci con l’eurotrash per eccellenza?
Infatti sabato è stato tempo di Eurovision Song Contest, una sorta di Festival di Sanremo gestito da uno staff capace, competente e indubbiamente composto da gay & lesbiche come se non ci fosse un domani.
Dopo quattro anni di scelte discutibili (da Nina Zilli e la sua cofana, fino all’impresentabile Emma Marrone lo scorso anno), quest’anno l’Italia aveva tutte le carte in regola per farcela giocandosi i suoi pezzi da novanta: e non sto parlando di Suor Cristina, la cui carriera è durata quanto un gatto in tangenziale, ma dei tenorini de IL VOLO: il bel canto antico alla Claudio Villa, tre giovani pulzelli nel fior fiore degli anni e quella musicalità tutta italiana da pizza, mandolino e Andreotti ahi ahi ahi. Ma i sogni di gloria sono presto svaniti con grande gioia di Padoan, che aveva passato la serata con la calcolatrice in mano pensando a quanti punti di debito pubblico ci sarebbe costato organizzare una baracconata del genere.

eurovision_finale2Ma andiamo per ordine: sono le 21.00 spaccate, 27 canzoni attendono di essere eseguite. Ce ne sono alcune di veramente singolari. Penso alla signorina dell’Estonia alla quale potevano attaccare delle extension migliori, o alla Francia, in gara con un donnone che sembra la figlia di Orietta Berti e canta una canzone dedicata a tutte le guerre da fucilata nelle parti basse.
Meno male che arriva la Gran Bretagna che ci fa ricordare cosa significa essere trash! Giacchettine che si illuminano a comando, confusione sul palco e via che si va: praticamente una puntata di Britain’s Got Talent. Probabilmente anche quest’anno, come capita in ogni edizione riusciranno ad arrivare tra gli ultimi tre (e prima o poi si decideranno a schierare i One Direction!).
La Lituania gioca facile buttando un bacio gay e lesbico durante l’esibizione. Peccato che il tutto risulti più lezioso del “Gigi ti amo” della Tatangelo e che tutta l’esibizione sembri la promozione di un dentifricio che Mastrota levate. In più c’è un’altra chiara evidenza: gli stilisti in Lituania non sono ancora arrivati.

eurovision_finale3Fortuna che arriva la mia preferita: la Serbia. La super BOJANA: una ragazzona vestita con un tendone da circo. Se mai deciderò di tornare etero, sappi che sarai tu la donna che mi stringerà la mano per andare a vivere le avversità del mondo insieme! Devo dire che l’altra mia preferenza va alla Spagna: una performance degna di un qualsiasi James Bond con tanto di cambi d’abito e uscita del ballerino bono che si scopre essere italiano e con molti amici in comune sui social. Questo fa pensare a tutti i giovani gays che sia pronto a sganciarla a tutti. Le nostre preghiere a Cher da stanotte saranno rivolte a quello.
Tocca al superfavorito per la vittoria: lo svedese. La sua performance si riassume velocemente: manzo che rifà Beyoncè che rifà la Cuccarini. Punto. Dicono che Padoan stia comprando i call center per votarlo al grido di: quest’anno abbiamo l’Expo, abbiamo gli EMA, io i soldi per un ESC 2016 non li caccio. Ma la gara è tra noi e loro: una gara quasi politica di stili di vita, credenze e way of life.

eurovision_finale4Dopo di lui è tempo della special guest di quest’anno: l’Australia. Voi direte: che c’azzecca con l’Europa? Per la edizione numero 60 sono stati inclusi in gara gli australiani perché sono l’unico paese che segue l’ESC con foga e costanza. Quindi è una special guest, ma con la possibilità di vincere. Se questo accadesse dovrà scegliere in quale paese fare la prossima edizione. Peccato che questa ipotesi salti perché hanno mandato in gara il proprietario di una piantagione di Django e soprattutto l’unico grasso tra 273193829 boni australiani.
Le performance si susseguono: il cantante del Belgio è la Lorde delle sfrante, la Grecia più che la Beyoncè ellenica me pare la Lara Fabian del Discount, la Lettone è una brutta copia di Kiesza e non si capisce se ha il petto villoso o un tatuaggio, la Georgia brava ma la preferivo in “Come saprei”, l’Albania più che la dimenticata vincitrice di The Voice avrebbe dovuto schierare Anna Oxa con tanto di pippone retorico allegato e avrebbe vinto a mani basse, la Russia è Naomi Watts che canta Celine Dion e poi la Romania con tanto di hashtag #ROM che per me ha sbagliato tutto: aspettavamo la nuova Dragostea Din Tei e invece ci ritroviamo gli Avion Travel rumeni. Meno male che sul palco ci sono dei giovincelli a ballare per rispettare il detto che portarsi i bambini mentre si lavora è un’usanza tipica rumena.
E poi chiudono i tenorini che io non riesco a godermi perché temo sbuchi dal nulla Antonella Clerici col vestito di piume viola.

eurovision_finale5Aprono il televoto e i momenti extra: tipo un percussionista sbucato dal nulla senza motivo che dev’essere prodotto dalla Caselli altrimenti non me lo spiego. E penso che in questo momento, in caso di vittoria, da noi arriverebbe come ospite Panariello o Siani. Meno male che spunta la divina Conchita e ovviamente Raidue cosa fa? Manda la pubblicità ta ta. Per non smentirsi mai.
Partono i voti ed è subito gara a tre: noi ci muoviamo bene vincendo con i giostrai rumeni e con la Grecia con la quale ci sentiamo molto affini, soprattutto nei problemi. Ahimè la Germania ci dà solo un decimo posto forse per vendicarsi di tutti quei simpaticoni che nei giorni scorsi hanno tempestato le bacheche FB con il loro “si vola a Berlinoooo!”. Anche la Slovenia ci boicotta: dicono sia già in atto uno sciopero dei viaggi della speranza per andare a fare benzina da loro. Dopo un po’ rimaniamo indietro. La gara rimane Russia vs. Svezia: Putin contro Ikea. Io spero che vinca la Russia a questo punto: avete presente la manifestazione più gay dell’universo organizzata lì? Al pari spero che l’Italia recuperi e arrivi seconda così i tenorini potranno sentirsi Nek e Cutugno per un giorno. Ahimè non finisce così: Italia terza (nuovo hashtag #ilvolodallescale), Russia seconda e stravince il bono targato Svezia. Ovviamente cominciano i commenti sobri sui social: “adesso montami come un tavolo Ikea”, “togliti la maglietta in tutti i luoghi e tutti i laghi” mentre spuntano articoli che parlano di una sua presunta omofobia.

Il sipario si chiude. Il baraccone viene smontato. Gli ascolti sono un successo ed erodono pubblico persino alla Maria Nazionale di Amici e io mi sento di chiosare riassumendo quello che gli americani pensano dell’ESC: l’Europa è quel continente dove gli anni ’90 non sono mai finiti. Ed è un gran bene aggiungo io!

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Sanremo 2015, la finale: vince l’inno mondiale degli stalker https://blogs.gay.it/trashcronaca/sanremo-2015-la-finale-vince-linno-mondiale-degli-stalker https://blogs.gay.it/trashcronaca/sanremo-2015-la-finale-vince-linno-mondiale-degli-stalker#respond Sun, 15 Feb 2015 14:30:30 +0000 https://blogs.gay.it/?p=616

sanremo 2015Buongiorno cari amici della trashcronaca. Il Festival è finito e mentre io sto cercando ancora di capire con Google Translate il testo della canzone di Lara Fabian, prima di andare in pace, è il caso di stabilire un piccolo bignami di quello che abbiamo visto, sentito, ascoltato in questi cinque giorni.
Intanto CARLO CONTI: il vero trionfatore. Con lui la Rai ha ritrovato il suo Pippo Baudo. Senza picchi: né alti né bassi ma capace di restare esattamente nell’onda dell’Italia 2015. La stessa sintonia. In alcuni punti è stato talmente noioso che sono nate in quel di Sanremo spontanee assemblee di condominio. Momenti topici: la famiglia Anania con i suoi sedici figli frutto dello spirito santo e Conchita Wurst da guardare allo spioncino a mezzanotte e passa che però “ha una così bella voce!” Nemmeno questa sera manca il marchettone alla famiglia tradizionale: una coppia sposata da 65 anni, con la nonnetta che peraltro ha il vestito più bello della serata mentre il marito, color paonazzo, deve aver subito gli effetti collaterali del lettino solare di Carlo Conti. Per l’anno prossimo, (sì perché il buon Carlo sarà certamente confermato) consiglio una bella intervista a Bertone o una bella preghiera di gruppo a inizio puntata.

sanremo_finale1Puntata finale che, peraltro, è cominciata con un bello spottone di tutta la futura programmazione Rai e di tutto ciò che esiste di orgogliosamente italiano. A partire dalla sigla con il cast di Romeo & Giulietta. Che, per cortesia: spegnete le luci e rifate le ombre cinesi delle altre sere, che ci eravamo abituati bene. Romeo è Davide Merlini che è sempre sdraiabile, ma rimane un tronco come quando faceva X-factor.
LE VALLETTE: Mi chiedo se questa esperienza abbia davvero giovato alle loro primarie carriere di cantanti. Diciamo che Emma si è mostrata corazzata contro le critche. Infatti ieri sera era vestita con la cotta di maglia. E diciamo che potrebbe dedicarsi ad altro da domani anziché girare per boutique visto che tanto, quando la vedremo vestita di blu, continueremo a immaginarcela mentre fa un cambio d’olio all’Agip. Arisa era vestita da Viennetta e Rocio un misto tra Laura Barriales e Miriana Trevisan. Il prossimo anno potremmo farne a meno.

malika ayane a sanremo 2015GIANNA NANNINI: La serata è stata condita da tanti ospiti, ma la performance magistrale rimane la sua. In tutti i sensi. Rimarrà alla storia come la questione delle tette per Janet Jackson. Parlava come Virginia Raffaele (la migliore comica in un mare di mestizia) quando imita Ornella Vanoni e sembrava Montezemolo. Il suo ciclo vitale è composto da acqua, tosse, rutto, grattata, sputo. Sbaglia due volte il ritornello della sua canzone più famosa e, secondo me, più che la tenerezza, è Equitalia a farle paura nell’anima. E pubblico: se vi alzate per la Nannini, per Tiziano Ferro vi sareste dovuti alzare, fare la ola, una capriola, mettervi in fila e, uno a uno, baciargli i piedi.

CANTANTI VARI ED EVENTUALI: Giudizi random dopo cinque giorni d’ascolto. NINA ZILLI: secondo me è al momento super sopravvalutata. Ricorda un po’ “Roxanne” dei Police, un po’ “50 sfumature di grigio” e un po’ tutte le altre che ha cantato. Chiara è già un genio per essersi fatta mandare un videomessaggio dalla Mannoia dal cesso. Il pezzo c’è ma ha sbagliato shampoo, phon e il vestito che sembra un centrino con balza ad altezza della vita. E i talent ormai hanno esaurito le scorte anche al festival. Nessun amico o x-factor tra i tre finalisti. Alcuni di loro veramente improponibili. Tipo i DEAR JACK: “Cade una stella guardandoti…”. Ecco a noi sono cascate le palnek a sanremo 2015le sentendovi, con affetto. Abbiamo rivalutato persino la Tatangelo, che io mi aspettavo a un certo punto irrompesse sul palco dell’Ariston gridando “Bastardi” a tutta la giuria tecnica.

TERZA CLASSIFICATA: MALIKA. Outsider a sorpresa. Solo al terzo ascolto della sua “Adesso e qui” ho capito che diceva “buone idee”. Mentre io capivo “buoni day”. E anche se continuo a preferire una pizza ai silenzi per cena è stata top, intensa e commuovente.
P.s. A questo punto sarei dovuto andare in bagno, ma avevo paura arrivasse la Mannoia. Come si fa?

SECONDO CLASSIFICATO: NEK. Ecco, diciamo che dopo la Nannini pure io sarei sembrato Sinatra. Detto questo, il Festival va giocato così. Distinguendosi energicamente, con un brano dal bel respiro anni ’90 e scopiazzato un po’ da tutto quello che va oggi. Perché se devi tornare come Alex Britti, tanto vale andare alle Maldive a godersi i diritti d’autore.il volo vincono Sanremo 2015
P.p.s. Vogliamo parlare del vero scandalo della serata? Alba Parietti rinchiusa in sala stampa anziché in prima fila. Conti non me lo dovevi fare.

PRIMI CLASSIFICATI: IL VOLO. Lo sapete, vero, che forse ci faranno vincere addirittura l’Eurofestival? Io sinceramente di “Grande amore” non so che dire. Mancano solo le bighe di Ben Hur e l’Armata rossa da tanto che è ridondante. E in generale mi mette un’ansia della madonna perché sembra l’inno mondiale degli stalker. La loro vittoria era talmente prevedibile che, come hanno detto quelli che hanno scommesso 100 euro alla SNAI, oggi gliene devono ridare altri 150.
Finisce così il festivalone. Ma non la trashcronaca. Lunedi è gia tempo di Isola!

 

(foto: sito ufficiale Rai)

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Sanremo 2015 / 3: “sentiremo parlare di te” is the new sono io, non tu https://blogs.gay.it/trashcronaca/sanremo-2015-3-sentiremo-parlare-di-te-new-sono-io-non-tu https://blogs.gay.it/trashcronaca/sanremo-2015-3-sentiremo-parlare-di-te-new-sono-io-non-tu#respond Fri, 13 Feb 2015 11:37:36 +0000 https://blogs.gay.it/?p=612

Sanremo-2015-3-9Ed eccoci ancora qua, con Sanremo. Alla terza serata del festival dei record, del nazionalpopolare, della gara dei giovani dove quelli che perdono vengono liquidati con un: “E sono certo che sentiremo comunque parlare di te” che is the new “non sei tu, sono io”. E peccato per Rachele, che mi piaceva perché sembrava la Eliie Goulding dei quartieri spagnoli.
Comunque è stata serata di cover che gli altri anni erano scelte dalla storia del festival: quest’anno così, a casaccio. Ma gareggeranno comunque tra di loro per decidere la canzone epocale.

Si apre con RAF e “Rose rosse”: l’arrangiamento è lo stesso della rom che canta sulla metro B. Il look è total Alcott. Sento in sottofondo fischi e campane della Corrida. Non ci siamo. Voto: 5 (ma solo perché ti ho amato ieri)
Entra Emma in un vestito che è un mash up tra un ferrero rocher, (ma di uno che s’è magnato tutta la fabbrica, non uno) e un coniglietto della Lindt e annuncia IRENE GRANDI in una versione rockeggiante di “Se perdo te” che non convince del tutto, ma che io amo perché penso sempre agli anziani che dicono Patty Bravo. Voto: 6

Sanremo-2015-3-8Poi entra la nostra amata Arisa: stasera in versione Morticia Addams sotto litio. Lei è davvero pronta a diventare l’erede della Vanoni. Ubriaca sempre. Amo.
MORENO: “Una carezza in un pugno”. Ecco, pochissime le carezze in questa versione “Moreno and the bluebeaters”. Io non capisco perché continui ancora a vestirsi da pinguino con quei baffetti da Clark Gable nano, ma almeno diverte. Voto: 6 ½
TATANGELO: Allora diciamolo: l’unica versione di “Dio come ti amo” che esiste è quella di Miriana di Non è la rai. Secondo me, comunque, Kekko aveva sconsigliato ad Anna questa canzone: troppo moderna e sperimentale rispetto alla sua. Comunque il punto è che lei è bona e brava, ma ha un marchio nero peggio di quello di Voldemort che si chiama Gigi. E riesce a trasformare un vestito con delle buone intenzioni in una cinesata a meno di 10 Euro. Voto: 6

Arriva il primo ospite della serata: Samantha Cristoforetti dallo spazio. E mi chiedo: io vivo davanti a un ripetitore Wind e il cellulare spesso non ha rete mentre la Cristoforetti twitta dallo spazio. Chissà che abbonamento avrà. Mistero.
La gara continua con BIGGIO & MANDELLI con “La vita l’è bela”: Non c’è che dire. I soliti idioti spaccano. I maroni. Voto: 3
CHIARA: Andava tutto bene, a parte il blush da sfumare un po’, fino a quando non è spuntata quella mano. Dorata come se avesse giocato ad Art Attack o fosse in un qualsiasi video di Ke$ha. Però il pezzo della Caselli è veramente da paura. Voto: 7
Sanremo-2015-3-1NESLI canta “Mare mare”: Il giubbetto è figo. Ma David Bowie ce l’aveva nell’87. Per il resto senza infamia e senza lode. Voto: 5 1/2
NEK: Beh, questo festival se lo sta giocando bene. Se non fosse che mi dà l’idea di uno che vota “Azione cattolica” e il fatto che cambiano le canzoni, ma lui le interpreta sempre tutte come se stesse cantando “Laura non c’è”, sarebbe uno dei miei preferiti. E mi immagino Masini e Raf, che sono invecchiati e non poco, le maledizioni che possono mandare a ‘sto pezzo di quasi 45enne. Comunque W “Se telefonando” e W il maestro che sembra Lurch. Voto: 7
DEAR JACK “Io che amo solo te”: i Dear Jack goes Brian May. Ricordandoci che questa roba dovrebbe essere concessa solo alla Mannoia diciamo che riescono comunque a non sfigurare troppo. Voto: 6

PLATINETTE / GRAZIA DI MICHELE cantano “Alghero”. Nonostante le stonature, le insicurezze, ecc. ecc. devo dire che mi hanno molto divertito. E Giuni è sempre e comunque grande chiunque la canti. Un minuto di silenzio, però, per chi sta tornando arrapato dopo aver visto “50 sfumature di grigio” accende la TV e vede Platinette. Voto: 7
Sanremo-2015-3-6BIANCA ATZEI: Se la sera prima canti una canzone di Kekko dei Modà, dovrebbe essere vietato dal regolamento cantarne poi una di Tenco. È tutto. Voto: 4
ALEX BRITTI: La mia matrigna so che mi cazzierà. Ma il buon Alex è più bollito del brodo dei tortellini della domenica. Se fosse stato a “La Corrida” altro che fischi e campane: qui partivano direttamente i cani. Voto: 4.
Poi arrivano i super ospiti della serata: grandiosi, mitici, leggende degli anni ’80: gli Spandau Ballet. Va bene “Through the barricades” è uno dei 10 dischi più belli in assoluto”, ma ricordo che Tony Hadley, qualche anno fa, era in concerto al Valdichiana Outlet Village. È tutto anche in questo caso.
LORENZO FRAGOLA vestito da amish si esibisce su “Una città per cantare” che è un po’ l’abc di “cantiamo con gioia.” Eppure l’esecuzione non è affatto male anche se sufficientemente democristiana. E il buon Fragola canta, ma non suona anche se ha la chitarrina in mano (grazie al mio caro Enrico, attento e maniaco osservatore degli accadimenti) Voto: 6

Sanremo-2015-3-5IL VOLO: Lo so, lo so, questi sembrano usciti dal vostro Grindr. E invece sono all’Ariston a regalare meravigliosi momenti retrò. Sembrano insomma la Tatangelo con le palle. Peccato che cantino “Ancora” come me sotto la doccia, con lo stesso trasporto di quando mi lavo le ascelle. Voto: 5
E poi il boom della serata: Arisa che fa l’endorsment alla morfina. Arisa in piena apologia alle droghe. Ragazzi io sono certo che domani i NAS andranno a casa di quel povero medico per sapere cosa le ha dato.
ANNALISA “Ti sento”: Semplice asciutta, finalmente una che non ha stuprato un capolavoro. Brava. Voto: 7 1/2.
LARA FABIAN canta “Sto male”. Amore mio, ma se stai male, non potresti andare al pronto soccorso??? Quantomeno dal dottore di Arisa che ti tira su in un attimo. Comunque casualità vuole che i titoli delle ultime tre canzoni formino la frase “ancora -ti sento – sto male” Praticamente una frattura scomposta di terzo grado alle palle. Voto: 6
GIANLUCA GRIGNANI: che poi uno sembra che se la prenda sempre con l’incompetenza degli autori. Ma come fa “Vedrai vedrai” di Tenco ad essere del 1970 se Tenco è morto nel 1967? Misteri della fede o degli stylist di Emma #MarroneMai. Comunque amo la coreografia concettuale alla Tommasini. Praticamente è la storia di una medusa che va a suicidarsi spiaggiandosi dopo aver sentito Grignani in versione concettuale. Voto: 6
NINA ZILLI “Se bruciasse la città”: Amore se continui a vestirti da Goldrake con quei tessuti, secondo me è più facile che prenda fuoco tu, non la città. Io comunque questa canzone la amo e la stra-amo. Non in questa versione. Voto: 5 ½

Sanremo-2015-3-3MALIKA AYANE: Guardandola mi vengono alcune domande. 1) Come fa ad avere delle sopracciglia che sono delle parentesi tonde? Come fa a non avere nemmeno 31 anni? 3) È lei il medico di Arisa? A parte ciò, comunque, sempre gran classe. Sembra quasi che questa “Vivere” di Vasco sia una canzone nuova. E vi assicuro è un complimento. Voto: 7
MARCO MASINI: Caro Marco, che tu voglia essere Francesco Nuti per 3 minuti ti fa onore. Peccato per il resto. “Sarà per te” è e sarà per sempre una canzone epocale. Voto: 7
La gara si chiude con un verdetto a sorpresa: NEK trionfa, sbaragliando il Volo, Masini, Moreno e Dear Jack.
Il sunto della serata è comunque che è facile sostenere di fare un omaggio quando l’autore della canzone è morto e non si può più incazzare come una biscia.
Noi stasera riposiamo con la trashcronaca e ci diamo appuntamento a domenica con il gran finale di Sanremo!

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