corte dei diritti dell’uomo – Gay.it Blog https://blogs.gay.it I migliori Blog LGBTQ in Italia Wed, 14 Jul 2021 14:42:04 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 Omofobia: ignorare o interagire? Guida all’uso dei social network https://blogs.gay.it/senza-peccato/omofobia-sui-social-network https://blogs.gay.it/senza-peccato/omofobia-sui-social-network#comments Thu, 28 Apr 2016 02:24:56 +0000 https://blogs.gay.it/?p=3170

Ogni giorno ne sparano di più grosse questi clericomofobi. Del resto ottenere like su Facebook, retweet su Twitter o qualche altro social network e trafiletti su infime testate web è un impegno che non conosce riposo.

'We beseech thee oh Lord, tweet us they word.'

Davanti a balle gender galattiche, riferimenti scientifici che fanno sghignazzare Rita Levi Montalcini dall’aldilà, annunci di apocalisse in caso di unioni civili è giusto ignorarli o commentare? Indignarsi o far finta che Gandianolfi (crasi tra Gandolfini, Miriano, Adinolfi, tre protagonisti del Disfamily Day) sia solo un peto in ascensore: schifoso, ma verso il quale ci si può solo turare il naso e aspettare di arrivare al piano?

Stabiliamo un punto fermo: se sui social network ci indigniamo e condividiamo dichiarazioni e atti di omofobia non stiamo facendo loro pubblicità. Innanzitutto, perché noi non siamo La vita in diretta su Rai Uno, dove Mario Adinolfi pascola un giorno sì e l’altro pure raggiungendo più di 2 milioni di telespettatori con le sue considerazioni pregne di insulti e mistificazioni nei confronti della minoranza discriminata LGBT. Sui nostri social avremo forse qualche migliaio di amici/follower con i quali condividiamo (si presume) una stessa visione del mondo e comunicare un sentimento di biasimo non significa certamente che i nostri followers abbracceranno la fede e si faranno monaci cistercensi!

Non diffondiamo omofobia quando proviamo ribrezzo per la loro mentalità bigotta e pericolosa. Non aiutiamo gli ultracattolici nella ricerca di visibilità.

Semmai li stiamo demolendo. Ecco perché.

La comunità LGBT deve sapere cosa pensa la Chiesa e il suo fanbase nei confronti dell’omosessualitàdisfamilyday2 e dei diritti negati. E’ importante perché la millenaria organizzazione assolutista e dittatoriale è molto influente nel nostro Paese e può essere determinante nel favorire il clima di violenza omofoba, la mancata approvazione di leggi antidiscriminazione e diritti civili. Sapere cosa affermano Mario Adinolfi, l’avv. Amato o doc Gandolfini nei centinaia di incontri pubblici nelle parrocchie o nei teatri di città governate da forzisti e leghisti ci fa conoscere un nemico che ha scelto di essere tale nei confronti di una minoranza discriminata. Loro, complici quella Chiesa affamata di soldi e potere, si rivolgono a cittadini che nella migliore delle ipotesi sono ignoranti, nella peggiore in malafede. Grazie a un sostegno più o meno diretto (e più o meno economico – 8 x 1000?), le loro idee permeate di menzogne omofobe spaventano cittadini che poi sfileranno al Disfamily Day, voteranno il partito filonazista di turno, renderanno questo Paese più oscurantisca e clericale di quanto è già.

Noi non abbiamo la loro potenza di fuoco. Nessuno ci copre le spalle, assicura gli stessi spazi e occasioni di diffondere principi di uguaglianza e libertà, ma possiamo fare rete, condividere sui social network quello che sta accadendo per essere consapevoli e rispondere prontamente quando nostra zia Concetta, al pranzo di famiglia della domenica, vomiterà fuori la storia del gender negli asili nido, dei ghei satanisti che vogliono far masturbare i bambini alle scuole elementari e dell’Arcigay che sostiene la pedofilia (e finalmente Gandolfini è stato querelato per aver affermato questo negli incontri pubblici di cui sopra!).

Far sapere tramite i social network quali menzogne gli omofobi affermano non vuol dire regalare pubblicità, ma fare informazione.

Even though he's a good boy, Rufus sometimes gets sucked into flame wars.
flame sui social newtork: da evitare

Ecco cosa dobbiamo evitare come l’acqua benedetta (che a noi posseduti da satana è notorio che potrebbe ustionare la pelle): non interagiamo. Scrivetevelo su un post-it e appiccicatelo sul display del vostro smartphone. Non c’è alcun bisogno di dar loro soddisfazione con flame lunghissimi nei quali discutere di quanto sono stronzi. Lo sappiamo già e vi assicuro che lo sanno pure loro, ma quella gente ha trovato un nuovo gioco per essere al centro dell’attenzione e godere di un po’ di considerazione e si è fatta un nemico che dà un senso alla loro triste vita.

Noi non vogliamo alimentare i deliri di onniscienza dei cattofascisti e neppure quella tendenza al martirio che amano tanto. Non bisogna insultarli in quanto vogliono esattamente questo, essere presi a sberle per passare da vittime di coloro che sono davvero vittime di una religione d’odio. Siamo superiori, condividiamo, arrabbiamoci, sbertucciamoli, ma senza interagire direttamente. Il silenzio alle loro eventuali provocazioni sarà un intollerabile affronto e si agiteranno come vermi da pesca nella latta.

Se capitate sul profilo Facebook di Mario Adinolfi potrete notare come i commenti ai suoi post si accendono quando qualcuno risponde per le rime alle sue mistificazioni e lo insulta. Si scatenano gil ottusi fanatici, che si sentono una minoranza vilipesa e oppressa e quindi si sentono giustificare a rispondere con violenza.
Se insultiamo li rassicuriamo sulle loro opinioni discriminatorie. Ragionare con questa gente è inutile, non vogliono fare lo sforzo di pensare, metterebbe in discussioni assunti che hanno preso come dogmi e fatto pilastri di vite insignificanti. Gli omofobi sono pecore da macello che vogliono seguire ciecamente il loro pastore, l’unica certezza di una vita meschina.

Allora, riassumendo: condividiamo, informiamo, indigniamoci e incazziamoci sui social network. Ma rispondiamo con i fatti, manifestando e portando avanti i nostri valori pacifici di uguaglianza e rispetto. Non interagiamo e tanto meno insultiamo gli omofobi, perché faremmo loro solo un gran piacere.

E rendere felice un cattolico estremista delirante è l’ultima cosa che vogliamo, vero?

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Chi mi ridarà il tempo tolto a Luca per lottare per i diritti? https://blogs.gay.it/michele-giarratano/tempo-tolto-a-luca-lotta-per-i-diritti-gay https://blogs.gay.it/michele-giarratano/tempo-tolto-a-luca-lotta-per-i-diritti-gay#respond Wed, 22 Jul 2015 11:37:40 +0000 https://blogs.gay.it/?p=1388

papà gay contro Dolce e GabbanaQuando qualche giorno fa mi è stato chiesto di commentare le dichiarazioni di Lorella Cuccarini ci ho riflettuto un po’ ed infine ho pensato che non valesse la pena sprecare tempo e fiato – come avevo peraltro già fatto per Dolce & Gabbana – per un’altra che, invece che preoccuparsi di fare il suo mestiere o comunque utilizzare la propria popolarità a favore di qualcosa, si lancia invece in invettive contro le nostre famiglie. Peraltro un’ottima risposta le aveva già dato Heather Parisi.

Per fortuna, in questi giorni, all’oscurantismo di parte del nostro paese fa da contraltare la sentenza di ieri dalla CEDU che condanna l’Italia in tema di mancata tutela legale delle coppie omosessuali e ci conferma una serie di cose che sapevamo già e in particolare tre:
– che l’Italia è il fanalino di coda dell’Europa in tema di diritti civili;
– che non si può procrastinare oltremodo una legge sulle unioni civili persino in Italia (anche se bisognerebbe piuttosto estendere il matrimonio, ma va beh…);festa_famiglie_blog
– che le Corti tentano ancora una volta di colmare il vuoto legislativo dettando l’agenda al nostro Governo e al nostro Parlamento.
A meno di un mese dalla sentenza della Corte Suprema degli USA, dunque, un’altra sentenza storica che segnerà, speriamo, il progresso su certi temi.

Oggi mentre leggo i commenti su questa sentenza (e sulla sentenza della Corte di Cassazione sulla non necessità di intervento per la rettifica anagrafica di sesso di due giorni fa) però penso a quanto tempo speso a lottare per ottenere diritti così semplici, così intuitivi, diritti che non tolgono nulla a chi vi si oppone tanto ferocemente mobilitando le piazze.
Penso al tempo speso in piazza ai Pride a rivendicare con orgoglio piena uguaglianza di fronte alla legge, e al tempo speso in visibilità per mostrare a tutti la bella quotidianità delle nostre famiglie, non ultima un’intervista fatta ieri per un importante programma televisivo e che andrà in onda i primi di settembre.
Penso a quel tempo speso e ne sono fiero, certo… ma quando mi prende lo sconforto perché il traguardo, che sembra vicino, si allontaluca_tempo_diritti1na sempre di un passo mi domando: chi mi restituirà quel tempo speso e che ho tolto alla mia quotidianità, a me stesso, e oggi anche a Luca?

Per fortuna lo sconforto passa in fretta guardando indietro e guardando la felicità che ho costruito nonostante tutto e nonostante tutti, nonostante questo paese che non ci tutela, e soprattutto vedendo Luca che sorride muovendo da solo i primi passi, e incerto procede verso me per abbracciarmi e darmi un bacio sulla guancia.
Adesso che le vacanze sono vicine e sento già il profumo del mare e del sole sulla pelle voglio continuare a credere che le cose davvero stiano cambiando, e anche velocemente, e che presto potremo andare in vacanza anche da queste lotte, ottenendo finalmente ciò che ci spetta di diritto.
Buone vacanze a tutte e tutti!

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